Nicolò
Barsanti (Pietrasanta 12 Ottobre 1821 – 18
Aprile
1864),
meglio conosciuto come Eugenio,
è stato un presbitero, ingegnere ed inventore italiano: l’ideatore e costruttore del primo
motore a scoppio funzionante.
Contrariamente a quanto si crede, infatti, la creazione
del primo motore a quattro tempi - quello di Nikolaus Otto che,
associandosi a Karl Benz, portò alla nascita del Benz Velociped datata 1886 – è la conseguenza della scoperta di un insegnante
di fisica di Pietrasanta, Padre Eugenio Barsanti, e degli sviluppi realizzati
assieme ad un ingegnere di Lucca, Felice Matteucci.
Motore a Scoppio Barsanti-Matteucci |
Infatti il 6 Giugno 1853, ben 14 anni prima rispetto al
brevetto di Nikolas Otto, Eugenio Barsanti e Felice Matteucci depositano
all’Accademia dei Georgofili di Firenze (non esisteva ancora un ufficio
brevetti) un documento con la descrizione dell’invenzione del primo motore a
scoppio della storia.
Dieci anni prima di questa ufficializzazione Barsanti
aveva scoperto durante un esperimento nella sua aula del collegio San Michele
di Volterra la possibilità di trasformare uno scoppio in forza meccanica.
Dalla
collaborazione con Matteucci venne sviluppata una macchina capace di ripetere
ciclicamente questa trasformazione ed ottenere così una costante erogazione di
forza meccanica.
Il motore avrebbe dovuto servire da propulsore del
battello “Il veloce” della Compagnia di navigazione Lariana di Como.
Ne vennero
costruiti due collaborando con due diverse fonderie.
Il primo da 20Cv non fu in
grado di fornire il comportamento richiesto, il secondo da 8 Cv ebbe un
discreto successo tanto da portare alla nascita nel 1859 della società anonima
del nuovo motore Barsanti e Matteucci.
Negli anni che seguono, però, solo i motori di Jean Etienne Lenoir (1860) e di Nikolaus Otto e Eugen Langen (1867) ottengono
ampia fama e sono ricordati come pietra miliare nello sviluppo dell’automobile.
Primo fra tutti quello conosciuto con il nome di Ciclo Otto dell’omonimo ingegnere tedesco che depositò il brevetto del primo
motore a quattro tempi nel 1886.
Ma gli stessi studi erano stati compiuti e pubblicati,
nel 1862, dall’inventore francese Alphonse Beau de Rochas, il quale non aveva
fatto altro che aggiungere la fase di compressione al motore Barsanti-Matteucci.
Il primo motore a scoppio della storia venne assemblato
nella Fonderia del Pignone, dove i due scienziati realizzarono un motore a due
cilindri con una potenza di cinque cavalli vapore, che aveva il vantaggio di
sfruttare ingegnosamente il moto di ritorno del pistone prodotto dal
raffreddamento del gas invece che la spinta dello scoppio, principio che lo
differenziava appunto dal modello di Lenoir e gli consentiva un rendimento
cinque volte più elevato.
La curiosità maggiore è che il primo prototipo inventato
da padre Eugenio
Barsanti funzionava non con combustibili fossili, ma ad idrogeno.
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