sabato 2 agosto 2014

WILHELM REICH e L'Energia Orgonica

Nel corso della storia sono stati molti gli uomini che con le loro scoperte, le loro idee e la loro saggezza avrebbero potuto trasformare questo mondo in un posto meraviglioso, abbondante di tutto ciò che è necessario a ogni essere per vivere libero, sereno e felice.

Questi uomini sono stati ridicolizzati, diffamati, isolati e talvolta uccisi dall’autorità di turno per mantenere la società nello status quo imperante.

Tra i tanti nomi è doveroso menzionare il Dr. Wilhelm Reich (Dobrzcynica 24 Marzo 1897) che effettuò una delle scoperte più sensazionali del secolo insabbiate a livello politico: l’Energia Orgonica.

Reich dopo aver servito l’esercito austriaco sul fronte italiano, iniziò a frequentare l’Università di Vienna e prese la laurea in medicina nel 1922. Mentre studiava per il suo dottorato, Reich divenne il pupillo del Dr. Sigmund Freud, dove egli stesso divenne un pioniere della psicoanalisi.

In questi anni si concentrò insieme a Freud nel curare i pazienti affitti da diversi tipi di nevrosi. Reich era d’accordo con la teoria di Freud secondo cui la nevrosi e alcune disfunzioni all’interno del corpo erano causate da blocchi che non permettevano agli istinti sessuali di esprimersi liberamente.

In seguito però, dati i numerosi insuccessi che si susseguivano, egli prese le distanze da Freud per quanto riguarda la terapia che quest’ultimo utilizzava per curare quei malori. Tale terapia consisteva nel sublimare la sessualità del paziente, togliendoli dall’inconscio le pulsioni sessuali e portarlo a rinunciare in modo consapevole alle passioni stesse.


Tutto ciò venne rigettato da Reich che invece si dedicò a rimuovere i conflitti emozionali che si erano creati nell’individuo a causa della repressione della sessualità portata avanti dalla struttura sociale. La famiglia con la sua educazione sessuofobica dei bambini e dei giovani, la chiesa con il suo proibizionismo dei rapporti sessuali prima e al di fuori del matrimonio e il forte condizionamento di istituzioni come il matrimonio monogamico.

A partire dal 1936 condusse esperimenti sulle infezioni che si trasmettevano per via aerea e si rese conto che era impossibile per i microrganismi contagiare dei corpi tramite l’aria. Ebbe qui inizio la campagna di diffamazione contro Reich sia da parte dei psicoanalisti che della medicina generale. Per circa un anno, quasi ogni giorno, apparivano articoli che gettavano fango sul suo nome e sul suo lavoro.

Inoltre la minaccia Nazista si faceva sempre più pericolosa e vicina, la situazione stava diventando insostenibile. Fu così che nell’agosto del 1939 Wilhelm Reich lasciò l’Europa per trasferirsi negli Stati Uniti, e non vi fece più ritorno. Durante il periodo di ricerca sui microrganismi notò delle forme di transizione tra la materia non vivente e quella vivente: i bioni, da Reich definiti come “l’unità funzionale elementare di tutta la materia vivente”.

Fu durante lo studio di un particolare tipo di bioni, i SAPA (Sand Packer), ottenuti dalla sabbia oceanica, che Reich scoprì una particolare radiazione che lo portò ad essere noto negli Stati Uniti e in seguito nel mondo intero. Reich chiamò questa radiazione “energia orgonica”.

Iniziò a studiarne le caratteristiche, sia a livello puramente fisico che biologico, i quali differenziavano questa energia da tutte le altre. Si tratta di un’energia che non è né di natura elettrica, né di natura magnetica, una sorta di forza vitale che pervade tutto l’Universo e interagisce con tutti gli esseri viventi. Gli studi sperimentali sulle proprietà dell’energia orgonica avevano evidenziato, fra le tante cose, che le sostanze organiche hanno la caratteristica di attrarre e trattenere l’orgone, mentre le sostanze metalliche lo respingono.

In base a queste osservazioni Reich fu in grado di creare degli accumulatori di energia orgonica, caratterizzati da strati alternati di materiale organico (lana) e metallo. Costruì dei motori in grado di catturare questa energia direttamente dall’atmosfera terrestre.

Pensate ai risvolti che questa invenzione avrebbe portato nella vita di ogni uomo. Energia libera e potenzialmente infinita, niente più petrolio e inquinamento, niente più lavoro massacrante, finalmente libertà ed equilibrio con la natura.

L’Universo è abbondanza infinita, diceva Reich, viviamo in un’illusione di precarietà e di limitatezza. Nel corso dei vari esperimenti con l’orgone, il Dr. Reich toccò molti aspetti diversi della scienza. Tra questi le discipline della medicina, della fisica, della cosmologia e della meteorologia. Con degli accumulatori molto grandi di orgone, capaci di ospitare all’interno una persona, Reich curò molti suoi pazienti da diverse patologie.

Nel suo libro “La Biopatia del Cancro”, il Dr. Reich documentò accuratamente il suo lavoro riguardante il trattamento di diversi pazienti affetti da cancro terminale giudicati inguaribili dalla medicina ortodossa. Molti di questi guarirono ma, secondo un uomo di scienza molto attento, non fu così avventato da dichiarare il trattamento con l’orgone come una cura per il Cancro.

In ambito meteorologico scoprì l’orgone atmosferico e notò che, in presenza di inquinanti di vario tipo, comprese emissioni elettromagnetiche, l’orgone diventava stagnante e causava malattia e danni ambientali. Chiamò questo orgone stagnante “orgone morto” o “DOR”. Gli effetti del DOR erano spesso quelli che contribuivano alla formazione della siccità e dei deserti.

Il processo di desertificazione catturò particolarmente l’attenzione di Reich. Ben presto fu in grado di stabilire una connessione fra il processo di desertificazione ambientale e quello che egli definì il “deserto emozionale”. Così come può accadere nell’ambiente che l’energia orgonica venga sostituita dal DOR, la stessa cosa può verificarsi anche all’interno dell’individuo.
Le conseguenze per l’ambiente sono la scomparsa progressiva della vegetazione, la trasformazione del terreno fino alla comparsa di sabbia, e la morte delle forme di vita presenti fino a quel momento. Parlando invece del deserto emozionale che subentra nell’interiorità dell’uomo, si ha la morte della creatività, sostituita da un comportamento meccanico e costruito, uno stato in cui ogni grazia e spontaneità naturali sono bandite e perseguitate.

 Per contrastare la desertificazione Reich aggiunse dei lunghi tubi di rame ad un accumulatore di orgone e lo puntò verso il cielo per aiutare l’orgone atmosferico a bilanciarsi e a creare condizioni favorevoli alla pioggia. Chiamò questo dispositivo “Cloud-buster” (Acchiappa nuvole).


In un esperimento iniziato nell’ottobre del 1954, ebbe successo nel far cadere la pioggia nel deserto intorno Tucson, in Arizona. Prima ancora che la pioggia cadesse, la presenza di nuovo orgone bilanciato aveva consentivo la crescita di ben trenta centimetri di erba. Questo spettacolo di verde si estendeva su qualcosa come da quaranta a ottanta miglia ad est e a nord della città. Diversi giornali del luogo descrissero quel meraviglioso e incredibile evento.
Dopo che Reich riuscì a ripetere l’impresa per almeno un centinaio di volte, alcuni scienziati riconobbero la validità del suo metodo. Egli fu capace di dimostrare e misurare l’energia orgonica con un termometro, un elettroscopio e anche con un contatore Geiger.

Durante gli anni trascorsi negli Stati Uniti aveva formato diversi gruppi di ricerca che si riunivano in alcuni istituti a lui dedicati, dove si sperimentava l’energia orgonica, il più noto era l’Orgone Institute a New York. Vennero periodicamente pubblicate sei riviste scientifiche che riportavano articoli sullo sviluppo del lavoro orgonomico.

L’espandersi delle notizie circa le guarigioni che Wilhelm Reich riportò sui malati terminali di cancro, attrassero presto l’attenzione della Food and Drug Administration (FDA), che intervenne per bloccare le operazioni e scatenò contro Reich una guerra a tutto campo.

Accusato di essere comunista, bollato ovunque come ciarlatano, Reich fu denunciato dalla FDA per aver enunciato la scoperta di un’energia che secondo loro non esisteva. Per anni la sua vita e il suo lavoro furono spiati dalla CIA e dall’FBI, coinvolgendo anche i suoi familiari e i suoi collaboratori. Il suo telefono fu tenuto costantemente sotto controllo, e negli ultimi anni furono ritrovate microspie persino nella sua automobile. Il processo contro di lui si concluse con la messa all’indice di tutti i suoi libri e la distruzione di tutti i lavori scientifici relativi all’orgone. Era necessaria la comparsa della parola “orgone” a qualificare del materiale come degno di essere bandito e distrutto nel caso fosse stato pubblicato.

Nonostante le difficoltà, Reich continuava a diffondere le sue teorie attraendo sempre più studenti nel suo istituto scientifico. Le persecuzioni contro di lui continuarono e nel maggio del 1956 Wilhelm Reich fu improvvisamente arrestato per una banale infrazione sulle leggi del trasporto commessa da un suo assistente e fu condannato a due anni di carcere.

Dopo otto mesi di prigionia, morì nella sua cella per crisi cardiaca.
La famiglia però non ha mai creduto a questa versione ed ha sempre sospettato che Reich sia stato avvelenato. Tutti i progetti, gli strumenti, la documentazione e i macchinari di Reich furono sequestrati e distrutti. Tutti i suoi libri furono bruciati sotto la diretta supervisione dell’FDA e tutti i riferimenti all’energia orgonica furono cancellati per sempre dalle pagine della storia.

Non si era mai vista da parte delle autorità americane, una furia così devastante contro una forma d’energia che secondo loro non esisteva nemmeno. Avendo letto fin qui potrebbe sembrare che Wilhelm Reich e tutto il suo lavoro siano stati distrutti per sempre, ma non è così. Egli rivive in tutti quegli uomini che, nonostante le informazioni perdute e la censura, hanno ripreso le sue opere e le sue ricerche ottenendo anche loro grandi risultati.


Negli anni della sua vita, l’interesse di Reich era rivolto ai bambini del futuro. Solo consentendo ad ogni generazione successiva di crescere un poco più vicino alla natura, diceva, sarà possibile, per l’umanità, ritrovare un giorno il suo vero posto nel creato.

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