Nel corso della storia sono stati molti gli uomini che
con le loro scoperte, le loro idee e la loro saggezza avrebbero potuto
trasformare questo mondo in un posto meraviglioso, abbondante di tutto ciò che
è necessario a ogni essere per vivere libero, sereno e felice.
Questi uomini sono stati ridicolizzati, diffamati,
isolati e talvolta uccisi dall’autorità di turno per mantenere la società nello
status quo imperante.
Tra i tanti nomi è doveroso menzionare il Dr. Wilhelm Reich (Dobrzcynica
24 Marzo 1897) che effettuò una delle scoperte più sensazionali del
secolo insabbiate a livello politico: l’Energia Orgonica.
Reich dopo aver servito l’esercito austriaco sul fronte
italiano, iniziò a frequentare l’Università di Vienna e prese la laurea in
medicina nel 1922. Mentre studiava per il suo dottorato, Reich divenne il
pupillo del Dr. Sigmund Freud, dove egli stesso divenne un pioniere della
psicoanalisi.
In questi anni si concentrò insieme a Freud nel curare
i pazienti affitti da diversi tipi di nevrosi. Reich era d’accordo con la
teoria di Freud secondo cui la nevrosi e alcune disfunzioni all’interno del
corpo erano causate da blocchi che non permettevano agli istinti sessuali di
esprimersi liberamente.
In seguito però, dati i numerosi insuccessi che si
susseguivano, egli prese le distanze da Freud per quanto riguarda la terapia
che quest’ultimo utilizzava per curare quei malori. Tale terapia consisteva nel
sublimare la sessualità del paziente, togliendoli dall’inconscio le pulsioni
sessuali e portarlo a rinunciare in modo consapevole alle passioni stesse.
Tutto ciò venne rigettato da Reich che invece si dedicò
a rimuovere i conflitti emozionali che si erano creati nell’individuo a causa
della repressione della sessualità portata avanti dalla struttura sociale. La
famiglia con la sua educazione sessuofobica dei bambini e dei giovani, la
chiesa con il suo proibizionismo dei rapporti sessuali prima e al di fuori del
matrimonio e il forte condizionamento di istituzioni come il matrimonio
monogamico.
A partire dal 1936 condusse esperimenti sulle infezioni
che si trasmettevano per via aerea e si rese conto che era impossibile per i
microrganismi contagiare dei corpi tramite l’aria. Ebbe qui inizio la campagna
di diffamazione contro Reich sia da parte dei psicoanalisti che della medicina
generale. Per circa un anno, quasi ogni giorno, apparivano articoli che
gettavano fango sul suo nome e sul suo lavoro.
Inoltre la minaccia Nazista si faceva sempre più
pericolosa e vicina, la situazione stava diventando insostenibile. Fu così che
nell’agosto del 1939 Wilhelm Reich lasciò l’Europa per trasferirsi negli
Stati Uniti, e non vi fece più ritorno. Durante il periodo di ricerca sui
microrganismi notò delle forme di transizione tra la materia non vivente e
quella vivente: i bioni, da Reich definiti come “l’unità
funzionale elementare di tutta la materia vivente”.
Fu durante lo studio di un particolare tipo di bioni, i
SAPA
(Sand Packer), ottenuti dalla sabbia oceanica, che Reich scoprì una particolare
radiazione che lo portò ad essere noto negli Stati Uniti e in seguito nel mondo
intero. Reich chiamò questa radiazione “energia orgonica”.
Iniziò a studiarne le caratteristiche, sia a livello
puramente fisico che biologico, i quali differenziavano questa energia da tutte
le altre. Si tratta di un’energia che non è né di natura elettrica, né di
natura magnetica, una sorta di forza vitale che pervade tutto l’Universo e
interagisce con tutti gli esseri viventi. Gli studi sperimentali sulle
proprietà dell’energia orgonica avevano evidenziato, fra le tante cose, che le
sostanze organiche hanno la caratteristica di attrarre e trattenere l’orgone,
mentre le sostanze metalliche lo respingono.
In base a queste osservazioni Reich fu in grado di
creare degli accumulatori di energia orgonica, caratterizzati da strati
alternati di materiale organico (lana) e metallo. Costruì dei motori in grado
di catturare questa energia direttamente dall’atmosfera terrestre.
Pensate ai risvolti che questa invenzione avrebbe
portato nella vita di ogni uomo. Energia libera e potenzialmente infinita,
niente più petrolio e inquinamento, niente più lavoro massacrante, finalmente
libertà ed equilibrio con la natura.
L’Universo
è abbondanza infinita, diceva Reich, viviamo in un’illusione di precarietà e di limitatezza. Nel corso
dei vari esperimenti con l’orgone, il Dr. Reich toccò molti aspetti diversi
della scienza. Tra questi le discipline della medicina, della fisica, della
cosmologia e della meteorologia. Con degli accumulatori molto grandi di orgone,
capaci di ospitare all’interno una persona, Reich curò molti suoi pazienti da
diverse patologie.
Nel suo libro “La Biopatia del Cancro”, il Dr. Reich
documentò accuratamente il suo lavoro riguardante il trattamento di diversi
pazienti affetti da cancro terminale giudicati inguaribili dalla medicina
ortodossa. Molti di questi guarirono ma, secondo un uomo di scienza molto
attento, non fu così avventato da dichiarare il trattamento con l’orgone come
una cura per il Cancro.
In ambito meteorologico scoprì l’orgone atmosferico e
notò che, in presenza di inquinanti di vario tipo, comprese emissioni
elettromagnetiche, l’orgone diventava stagnante e causava malattia e danni
ambientali. Chiamò questo orgone stagnante “orgone morto” o “DOR”. Gli
effetti del DOR erano spesso quelli che contribuivano alla formazione della
siccità e dei deserti.
Il processo di desertificazione catturò particolarmente
l’attenzione di Reich. Ben presto fu in grado di stabilire una connessione fra
il processo di desertificazione ambientale e quello che egli definì il “deserto
emozionale”. Così come può accadere nell’ambiente che l’energia orgonica
venga sostituita dal DOR, la stessa cosa può verificarsi anche all’interno
dell’individuo.
Le conseguenze per l’ambiente sono la scomparsa
progressiva della vegetazione, la trasformazione del terreno fino alla comparsa
di sabbia, e la morte delle forme di vita presenti fino a quel momento.
Parlando invece del deserto emozionale che subentra nell’interiorità dell’uomo,
si ha la morte della creatività, sostituita da un comportamento meccanico e
costruito, uno stato in cui ogni grazia e spontaneità naturali sono bandite e
perseguitate.
Per contrastare la desertificazione Reich aggiunse dei lunghi tubi di rame ad un accumulatore di orgone e lo puntò verso il cielo per aiutare l’orgone atmosferico a bilanciarsi e a creare condizioni favorevoli alla pioggia. Chiamò questo dispositivo “Cloud-buster” (Acchiappa nuvole).
Per contrastare la desertificazione Reich aggiunse dei lunghi tubi di rame ad un accumulatore di orgone e lo puntò verso il cielo per aiutare l’orgone atmosferico a bilanciarsi e a creare condizioni favorevoli alla pioggia. Chiamò questo dispositivo “Cloud-buster” (Acchiappa nuvole).
In un esperimento iniziato nell’ottobre del 1954, ebbe
successo nel far cadere la pioggia nel deserto intorno Tucson, in Arizona.
Prima ancora che la pioggia cadesse, la presenza di nuovo orgone bilanciato
aveva consentivo la crescita di ben trenta centimetri di erba. Questo
spettacolo di verde si estendeva su qualcosa come da quaranta a ottanta miglia
ad est e a nord della città. Diversi giornali del luogo descrissero quel meraviglioso
e incredibile evento.
Dopo che Reich riuscì a ripetere l’impresa per almeno
un centinaio di volte, alcuni scienziati riconobbero la validità del suo
metodo. Egli fu capace di dimostrare e misurare l’energia orgonica con un
termometro, un elettroscopio e anche con un contatore Geiger.
Durante gli anni trascorsi negli Stati Uniti aveva
formato diversi gruppi di ricerca che si riunivano in alcuni istituti a lui
dedicati, dove si sperimentava l’energia orgonica, il più noto era l’Orgone
Institute a New York. Vennero periodicamente pubblicate sei riviste
scientifiche che riportavano articoli sullo sviluppo del lavoro orgonomico.
L’espandersi delle notizie circa le guarigioni che
Wilhelm Reich riportò sui malati terminali di cancro, attrassero presto
l’attenzione della Food and Drug Administration (FDA), che intervenne per
bloccare le operazioni e scatenò contro Reich una guerra a tutto campo.
Accusato di essere comunista, bollato ovunque come
ciarlatano, Reich fu denunciato dalla FDA per aver enunciato la scoperta di
un’energia che secondo loro non esisteva. Per anni la sua vita e il suo lavoro
furono spiati dalla CIA e dall’FBI, coinvolgendo anche i suoi familiari e i
suoi collaboratori. Il suo telefono fu tenuto costantemente sotto controllo, e
negli ultimi anni furono ritrovate microspie persino nella sua automobile. Il
processo contro di lui si concluse con la messa all’indice di tutti i suoi
libri e la distruzione di tutti i lavori scientifici relativi all’orgone. Era
necessaria la comparsa della parola “orgone” a qualificare del materiale come
degno di essere bandito e distrutto nel caso fosse stato pubblicato.
Nonostante le difficoltà, Reich continuava a diffondere
le sue teorie attraendo sempre più studenti nel suo istituto scientifico. Le
persecuzioni contro di lui continuarono e nel maggio del 1956 Wilhelm Reich fu
improvvisamente arrestato per una banale infrazione sulle leggi del trasporto
commessa da un suo assistente e fu condannato a due anni di carcere.
Dopo otto mesi di prigionia, morì nella sua cella per
crisi cardiaca.
La famiglia però non ha mai creduto a questa versione
ed ha sempre sospettato che Reich sia stato avvelenato. Tutti i progetti, gli
strumenti, la documentazione e i macchinari di Reich furono sequestrati e
distrutti. Tutti i suoi libri furono bruciati sotto la diretta supervisione
dell’FDA e tutti i riferimenti all’energia orgonica furono cancellati per
sempre dalle pagine della storia.
Non si era mai vista da parte delle autorità americane,
una furia così devastante contro una forma d’energia che secondo loro non
esisteva nemmeno. Avendo letto fin qui potrebbe sembrare che Wilhelm Reich e
tutto il suo lavoro siano stati distrutti per sempre, ma non è così. Egli
rivive in tutti quegli uomini che, nonostante le informazioni perdute e la
censura, hanno ripreso le sue opere e le sue ricerche ottenendo anche loro
grandi risultati.
Negli anni della sua vita, l’interesse di Reich era
rivolto ai bambini del futuro. Solo
consentendo ad ogni generazione successiva di crescere un poco più vicino alla
natura, diceva, sarà possibile, per l’umanità, ritrovare un giorno il suo vero posto nel creato.
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