mercoledì 12 aprile 2017

LA VITA DOPO LA MORTE

 
 Il famosissimo scienziato Robert Lanza, ha presentato la sua teoria dove prova a spiegare la vita dopo la morte: va avanti per sempre, tramite un piccolo contenitore quantico chiamato “coscienza”.

   Tuttavia la nostra vita materiale viene registrata per così dire dal nostro DNA, dove è insita la coscienza umana, similmente ad un registratore magnetico, poi ciò che è stato seminato o registrato e quindi vissuto, verrà raccolto successivamente.

   Poi dopo aver abbandonato il corpo, attraverso un viaggio su altri Universi o Dimensioni, la coscienza andrà a materializzarsi in altra forma di vita, pronta per una nuova esperienza.

LA VITA NON FINISCE QUANTO IL CORPO MUORE, MA PUO’ DURARE PER SEMPRE.

Il titolo del libro abbastanza complesso: “Biocentrism: How Life and Consciousness Are the Keys to Understanding the Nature of the Universe” (Biocentrismo: come la vita e la coscienza sono le chiavi per comprendere la natura dell’Universo) che sta destando un forte clamore nel mondo del web, Robert ci parla appunto che la vita non finisce quando il corpo muore, ma può durare per sempre.

Quindi in sintesi il concetto di fondo, prova a spiegare come la vita non finisce quando il nostro corpo muore, ma invece può andare avanti per sempre, tramite la nostra coscienza.


Il dottor Lanza è stato votato come il terzo miglior scienziato in vita dal New York Times, stando a quanto riportato su Spirit Science and Metaphysics. Lanza, esperto in medicina rigenerativa e direttore del Advanced Cell Technology Company negli Stati Uniti, è anche conosciuto per la sua approfondita ricerca sulle cellule staminali e per l’aver clonato diverse specie di animali in via d’estinzioni.

Ma da un po’ di tempo ha deciso di dedicarsi anche alla fisica, meccanica quantistica e astrofisica. Questa miscela esplosiva di conoscenze ha dato vita ad una nuova teoria, quella del biocentrismo.

Essa insegna che la vita e la coscienza sono fondamentali per l’universo e praticamente è la coscienza stessa che crea l’universo materiale in cui viviamo e non il contrario. Prendendo la struttura dell’universo, le sue leggi, forze e costanti, queste sembrano essere ottimizzate per la vita, il che implica che l’intelligenza esisteva prima della materia.

Lanza sostiene inoltre che spazio e tempo non siano oggetti o cose, ma piuttosto strumenti della nostra comprensione: “portiamo lo spazio e il tempo in giro con noi, come le tartarughe con i propri gusci”.

In realtà, la coscienza esiste al di fuori dei vincoli di tempo e spazio, nel senso che quando il guscio si stacca (spazio e tempo), noi esistiamo ancora. La teoria implica che la morte della coscienza semplicemente non esista. Esiste solo sotto forma di pensiero, perché le persone si identificano con il loro corpo credendo che questo prima o poi morirà e che la coscienza a sua volta scomparirà.

Se il corpo genera coscienza, allora questa muore quando il corpo muore, ma se invece il corpo la riceve nello stesso modo in cui un decoder riceve dei segnali satellitari, allora questo vuol dire che non finirà con la morte fisica.
In realtà, la coscienza esiste al di fuori dei vincoli di tempo e spazio. E’ in grado di essere ovunque nel corpo umano e fuori di esso.

In un Universo, il corpo può essere morto mentre in un altro può continuare ad esistere, una sorta chiamato “non località quantistica”. Assorbendo la coscienza che migra in questo Universo o altro Universo e Dimensione, essa continua a vivere, in relazione alla risposta quantica della vita vissuta precedentemente.
“Lanza ritiene inoltre che universi multipli possano esistere simultaneamente”. 

Ciò significa che una persona morta, durante il viaggio attraverso un tunnel quantico, non finisce all’inferno o in paradiso, ma in un mondo simile, a lui o a lei, una volta abitato, ma questa volta vivo… e così via, all’infinito. Senza ricorrere a ideologie religiose.


Robert Lanza cerca di spiegare la coscienza quantistica con esperienze precedenti alla morte, proiezione astrale, esperienze fuori del corpo e anche reincarnazione. Secondo la sua teoria, l’energia della coscienza ad un certo punto viene riciclata in un corpo diverso e nel frattempo esiste al di fuori del corpo fisico ad un altro livello di realtà e forse, anche, in un altro Universo.