lunedì 27 aprile 2015

MISTERI TEORIE E COMPLOTTI CONTRO L’UMANITA’

In rete si trovano molte informazioni  riguardo le scie chimiche, molti non credono ancora a questo strano fenomeno nonostante le prove documentate, una traccia a caso: http://www.sciechimiche.org/scie_chimiche/  documentatevi se possibile.

Ci sono fonti che mirano a far credere che in realtà il fenomeno scie chimiche è molto più complesso di quel che si pensa. Pare che esista un governo segreto “malato”, nel vero senso della parola, che stia cercando in qualche maniera di cambiare il clima terrestre per qualche oscura ragione a noi ignota.


Cosa sarebbero intenzionati a fare?                                                   
Stanno cercando di non far penetrare i raggi  solari? 
A quale scopo?                                                                                              Possibile che siano così malati da danneggiare il pianeta stesso in cui vivono?

Non sarebbe poi così azzardato che esistono delle persone in grado di fare questo.  Da parecchi anni ormai si cercano fondi per curare le malattie mortali, tra le più comuni il cancro e l’aids, e pare che ci stiano nascondendo da anni le cure (tra l’altro c’è chi afferma che questi virus sono stati creati dall’uomo) per un fattore economico.

Le aziende farmaceutiche devono continuare a far soldi sulle disgrazie dell’umanità.  Ma questa è storia vecchia; è un po’ come il gioco d’azzardo: il povero che cerca di trovare la fortuna grazie alla propaganda di poter cambiar vita con una grossa vincita, alla fine non farà altro che cadere nel tunnel del vizio da cui non ne uscirà facilmente.

martedì 21 aprile 2015

SCIE CHIMICHE DENTRO L’AEROPLANO

Sembra che ci sia una nuova bomba ad orologeria che si appresta ad esplodere nella già malandata industria dell’aviazione civile: si chiama Sindrome Aerotossica.

Questa sindrome sarebbe il risultato della sistematica inalazione dell’aria che circola all’interno dei moderni aerei passeggeri. Ne soffrono infatti soprattutto piloti ed assistenti di volo, che passano buona parte della loro vita all’interno di una cabina pressurizzata.

L’aria che si respira a bordo non può venire presa direttamente dall’esterno, poiché sarebbe troppo fredda, ed ha inoltre una pressione troppo bassa. E’ molto più comodo prendere quella che circola nelle turbine dei motori, che è già stata surriscaldata e portata ad alta pressione.

In questo modo, basta convogliarla all’interno della cabina, e si risolvono sia il problema della temperatura che quello della pressione ambientale. 
Normalmente l’aria delle turbine viene miscelata al 50% con quella già presente all’interno della cabina, che viene riciclata. Ma alla fine di ogni viaggio tutta l’aria che sarà stata respirata all’interno della cabina sarà stata comunque prelevata dalle turbine dei motori.

lunedì 13 aprile 2015

IL MOTORE E.M.A. di Edwin Vincent Gray

Edwin Vincent Gray nacque a Washington DC nel 1925.  Nel 1936, all’età di 11 anni si interessò all’emergente campo dell’elettronica mentre osservava alcune delle prime dimostrazioni di un primitivo radar che veniva testato oltre il fiume Potomac.

Lasciò casa all’età di 15 anni ed entrò nell’esercito frequentando il loro corsp avanzato di ingegneria per un anno prima che venisse scoperto e scaricato perché minorenne.

Dopo l’attacco di Pearl Harbor, si arruolò nuovamente in marina e prestò servizio per tre anni in missione nel Pacifico.

Dopo la guerra, lavorò come meccanico e continuò i suoi studi sull’elettromagnetismo. Nel 1958, dopo aver sperimentato per anni, imparò come separare il positivo e nel 1961 fece funzionare il suo primo modello di motore EMA, Electric Magnetic Association.

Il suo terzo prototipo EMA fu testato con successo per 32 giorni consecutivi prima che fosse smontato per effettuare le analisi. Con questo rapporto in mano, Gray cominciò a cercare seri finanziamenti. Dopo esser stato respinto da tutte le più grandi compagnie e gruppi di finanziatori a cui si rivolse, formò una sua società in accomandita semplice nel 1971.

Nel 1973, la EVGray Enterprises Inc. aveva un ufficio a Van Nuys, in California, centinaia di finanziatori privati ed un nuovo prototipo di motore EMA. Ed Gray aveva anche ricevuto un “attestato di merito” da Ronald Reagan, all’epoca governatore della California.

Nell’estate del 1973, Gray faceva dimostrazioni della sua tecnologia e riceveva consensi molto positivi della stampa. Verso la fine di quell’anno, Gray aveva collaborato con un progettista di automobili, Paul M. Lewis, per costruire la prima auto elettrica senza carburante in America.

Il 22 Luglio 1974 la procura del distretto di Los Angeles fece irruzione senza motivo nell’ufficio e nell’officina della EVGray Enterprises e confiscò tutti i loro documenti aziendali e i prototipi funzionanti.

lunedì 6 aprile 2015

La Corporation REPUBLIC OF ITALY

La verità è che è avvenuto  il pignoramento della Repubblica Italiana, o, per meglio definirla, la corporation REPUBLIC OF ITALY…

Ma facciamo un passo indietro. Era il lontano 1934 quando il Presidente degli USA, Franklin Delano Roosevelt, dopo la crisi finanziaria del 1929, fondò la Securities and Exchange Commission (Commissione per i Titoli e gli Scambi), l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori.


Questa agenzia, esistente a tutt’oggi, è analoga all’Italiana CONSOB.

E sapete cosa accadde?  Molti Stati (ad oggi quasi 200) si trasformarono in corporations private iscritte alla S.E.C. e proprio l’Italia fu uno dei primi Stati ad associarvisi. Se si entra nel sito della S.E.C., è possibile osservare i numeri di registrazione della Società REPUBLIC OF ITALY e scaricate anche tutti i suoi report annuali.

E’ curioso che la sede legale si trovi a Londra.


Osservando la data di iscrizione alla S.E.C. (1934), è interessante notare che quando Mussolini stipulò gli accordi politico-militari dapprima con la Germania di Hitler attraverso l’Asse Roma-Berlino nel 1936, ancora con la stessa Germania, firmando il Patto d'Acciaio nel 1939, per concludere con il Giappone tramite il Patto Tripartito, detto anche Asse Roma-Berlino-Tokyo, nel 1940, in realtà, il Regno d’Italia, a livello giuridico, era già una società registrata in
America.

Queste informazioni, naturalmente, erano riservate e una piccola élite di persone, tuttavia, con l’avvento di internet e delle nuove tecnologie, tutti oggi possono accedere a questi dati.

Ma a livello pratico, per il cittadino, 
cosa comporta tutto questo?