mercoledì 20 novembre 2013

L'INVENZIONE DELLA MACCHINA PER SCRIVERE

Chi ha inventato la macchina da scrivere ????

Spesso erroneamente viene attribuita la scoperta della macchina da scrivere alla famiglia Remington cui viene, comunque, riconosciuto il merito della produzione della macchina di Christopher Latham Sholes & Gildden, nonché il suo sviluppo e commercializzazione industriale. 

Gli studiosi della materia  affermano che la macchina da scrivere è stata inventata più di venti volte, se si considerano le varie scoperte effettuate fino al raggiungimento del brevetto dell’inventore Sholes (1868).
In effetti, non  è facile ripercorrere a ritroso e citare tutti coloro che si sono interessati alla scoperta della macchina da scrivere, sia per lo spazio di tempo intercorso dalla prima scoperta conosciuta, sia per la mancanza di elementi utili allo scopo.
Comunque,  tra le tappe fondamentali di questo lungo e meraviglioso cammino della scoperta della macchina per scrivere possiamo evidenziare alcune date, mettendo in risalto qualche inventore:

1454
Il tedesco Johannes Gutemberg inventa la stampa a caratteri.

1575
Il tipografo italiano Francesco Rampazzetto esegue una serie di esperimenti per ottenere una forma di scrittura simile alla stampa e inventa un sistema di “scrittura tattile”, basato su elementi montati su aste che configurano dei caratteri in rilievo.

1714
L’ingegnere inglese Henry Mill inventa una macchina con i tasti in rilievo che permette l’impressione dei caratteri disposti in ordine alfabetico.

1802
Il conte Agostino Fantoni inventa la prima macchina per scrivere.


1808 
Pellegrino Turri perfeziona la macchina di Fantoni, suo carissimo amico.

1823
L’italiano Pietro Conti di Cilavegna costruisce la prima macchina capace di scrivere manovrata da una tastiera, a cui dà il nome di tachigrafo o tachitipo.

1829
Lo statunitense Austin Burth costruisce una macchina a tasto unico, la TIPOGRAPH.

1830
L'italiano Celestino Galli realizza il "Potenografo" uno strumento simile al clavicembalo o ad una pianola col proposito di meccanizzare la scrittura stenografica.

1833
Il francese Xavier Progin realizza una macchina a tastiera completa senza carrello, la "Plume ktypographique", formata da 66 leve articolate, disposte in circolo, che fungono da tasti con i corrispondenti segni alfabetici.

1843
Lo statunitense Charles Thumber realizza il "CHIROGRAPHER".

1843
Pierre Focault costruisce una macchina il"Rapigrafe" con 10 leve disposte a ventaglio destinata ai non vedenti.

1855
L'italiano Giuseppe Ravizza brevetta una macchina a “scrittura invisibile”, che battezza Cembalo Scrivano per la sua somiglianza con la tastiera di pianoforte. La macchina viene presentata alle esposizioni industriali di Novara e di Torino nel 1856, ma non fu apprezzato e valutato il valore della invenzione. Al primo modello del 1855 susseguì, con migliorie varie,  la costruzione di ben altri 16 modelli e nel 1881 il Ravizza  riuscì a costruire un Cembalo scrivano con la scrittura visibile .-
In rispetto alle altre macchine da scrivere prodotte fino all’epoca, nel Cembalo Scrivano si notano delle novità di rilievo, quali: il telaio mobile; la tastiera orizzontale; il dispositivo dell’interlinea; il campanello di fine riga; il nastro inchiostrato.

1856
Alfred Ely Beach costruisce una macchina derivante dai sistemi telegrafici stampanti, presentava una tastiera simile a quella dattilografa ma diversa da quella del cembalo. L'inconveniente consisteva nella scrittura su una banda di carta da incollare su un foglio.

1856
John Cooper crea una macchina sulla quale, su un disco selettore con fori, ruotando e premendo un manubrio, si otteneva il comando di una ruota dei caratteri e la stampa su foglio della lettera prescelta. Non pratica per l'ingombro del dispositivo di stampa.

1857
Samuel Francio brevetta una "macchina per scrivere" molto simile a quella del Ravizza.

1864
Peter Mitterhofer (1822-1893). Nato e vissuto nel villaggio tirolese Parcincs (allora Austria) imparò da padre il mestiere di falegname e di carpentiere rilevando precocemente le sue grandi doti di capacità e abilità inventive. Costruì 5 modelli di macchine da scrivere, di cui due prevalentemente in legno con caratteri a punte di aghi e tre con caratteri in metallo. Con i modelli in legno, a piedi, si recò per ben due volte a Vienna per chiedere sostegno all’imperatore Francesco Giuseppe I. Contrariamente alle sue aspettative, i consulenti dell’imperatore non riuscirono a comprendere il reale  valore attuale e in prospettiva dell’invenzione. Deluso, rassegnato e senza alcun conforto economico, il Mitterhofer si ritirò nel suo paese d’origine, dove morì povero e solitario. 

1867
John Patt (americano residente in Inghilterra) brevetta la sua macchina da scrivere (brevetto britannico 3163 del 1866 e Patent Usa 81.000 del 11.08.1868). Per mancanza di fondi e scarsirà economiche vende il brevetto a James Barlett Hammond.

1868
Lo statunitense Christopher Latham Sholes, coadiuvato dai tipografi Samuel Soulè e Carlos Glidden, brevetta un modello di macchina per scrivere che ricorda per molti aspetti il Cembalo scrivano.  Dal modello iniziale  sviluppa diversi modelli più perfezionati; uno di questi viene presentato agli industriale Bendict e Philo Remington, il quale, prevedendo l’avvenire commerciale di questa invenzione, ne acquisisce i diritti e inizia la produzione su grande scala. 

1873
Christofer Lathan Soles produce la prima macchina da scrivere nello stabilimento Remington;
la macchina viene chiamata The type writer e presenta le caratteristiche: tastiera composta da 45 tasti disposti su quattro file, leve portacaratteri disposte in cerchio sotto al rullo, carrello ribaltabile a cerniera per poter leggere il foglio scritto. Con la denominazione REMINGTON n.1, viene presentata all’Esposizione Internazionale di Filadelphia nel 1876 e, segna l’inizio dell’era della macchina per scrivere.

1880
L’ingegnere Bennant Yost (che aveva collaborato alla realizzazione della Remington 1) inventa la Caligraph, la prima macchina per scrivere con la possibilità di scrittura in minuscolo oltre che in maiuscolo e con la barra spaziatrice. Da questo momento i brevetti si susseguono e le macchine vengono perfezionate.

1881
James Barlet Hammond realizza una macchina a "navette" intercambiabili; la tastiera comanda la rotazione di una "navetta" semicircolare, che si posiziona per stampare il carattere selezionato.

1887
Bennant Yost presenta un nuovo modello la Yost n.10 che introduce il guida caratteri.

1887
Franklyn inventa un modello molto particolare: a scrittura semivisibile, a battuta anteriore dal sotto, con tastiera semicircolare.

1888
Charles - Spinro realizzano una macchina a tastiera completa con scrittura a visibilità parziale, ottenuta disponendo le leve in semicerchio, denominata Columbia Bar-Lock.

1889
George Blickensderfer brevetta la sua invenzione la “Typeweel” che  pesa kg.3,00 circa e gli valse l’appellativo di peso piuma. Si può considerare la prima macchina da scrivere portatile.- Questa macchina, per la sua ruotina con i caratteri  anticipa di un secolo (anni 92) la pallina ruotante della IBM. Anche questo elemento di scrittura (ruotina)  è intercambiabile e di facile 
sostituzione.
                                                                                                            
1889  
Lymanc Smith presenta la Smith Premier Typewriter introducendo l'inversione automatica del nastro.

1891
Thomas  Oliver brevetta la sua macchina da scrivere (USA brevetto n. 450,107). Per la sua  strana  forma viene comunemente riconosciuta con l'appellativo macchina da scrivere con  “Orecchie d’asino” o “Miss Horror””  da Guy Péràrd.


1896
Thomas  Oliver realizza una macchina a scrittura semivisibile, la "The Oliver", a battuta laterale, con leve a forma di U capovolta, battenti dall'alto in basso, disposte in due semicerchi intorno al rullo.

1897
John N. Williams realizza una macchina a scrittura semivisibile, a battuta anteriore e posteriore.

1898
La società Underwood introduce una macchina per scrivere alla quale viene applicato i “cinematico”, realizzato dallo statunitense di origine tedesca Franz Xavier Wagner; è la prima macchina a scrittura visibile con battuta frontale e, con le leve disposte a semicerchio.

1899
M. Soblik inventa una geniale "macchina cosiddetta pneumatica": azionando un pedale , si comprimeva l'aria in un serbatoio in comunicazione con i tasti; questi avevano al centro un foro da cui sfuggiva l'aria; bastava chiudere i fori appoggiandovi le dita, perché automaticamente i congegni della scrittura si mettessero in moto.

1899
Adler realizza una macchina per scrivere a scrittura semivisibile a leve radiali la "Adler 7".

1903
F. H. Alteneck costruisce una macchina semplice con movimento a coordinate: i caratteri sono disposti sopra un cilindro che può ruotare e spostarsi in avanti ed indietro disponendo un indice sui caratteri indicati su una tabella.

1905
Edward B. Hess costruisce una nuova macchina di dimensioni ridotte, la Royal 5

1908
La Remington realizza industrialmente modelli diversi: la M 10, con scrittura visibile a battuta anteriore e la Smith Premier  tastiera estesa, entrambe a scrittura visibile.

1908
Camillo Olivetti fonda a Ivrea una società per la produzione di macchine per scrivere. 


1911
Olivetti mette in commercio il primo modello, denominato M 1 (vengono prodotti circa 6.000 esemplari). Le case costruttrici di macchine per scrivere si moltiplicano in tutto il mondo.  Alla Remington e alla Olivetti si affiancano altre marche quali: Olimpia, Facit, Rank Xerox, Canon e IBM ed altre minori.

1912
Hoovens è una macchina per scrivere automatica con striscia perforata da approntare a parte su altra apposita macchina; il suo funzionamento era simile a quello di una pianola.

1913
Hammond realizza una macchina per scrivere la Multiplex a navette intercambiabili.

1921
La tedesca Mercedes introduceva la prima elettrica che riduce di molto il rumore e l'affaticamento e rendeva la scrittura assai uniforme.

1950
Adriano Olivetti ideò la prima macchina per scrivere portatile, colorata ed economica: la mitica Lettera 22.

1961
L’IBM modifica il sistema di scrittura tradizionale introducendo l’elemento mobile di scrittura, (una pallina di materiale plastico rivestita di metallo su cui sono disposti i caratteri): questo si muove di uno spazio a ogni battuta sul foglio che resta fisso. L’elemento di scrittura, la famosa pallina, è intercambiabile. Con questo sistema è possibile sostituire l’elemento di scrittura  con altri che presentano caratteri o passi di stampa diversi e scegliere il carattere desiderato per il documento che si deve digitare.

1978
L’Olivetti presenta la prima macchina per scrivere elettronica, la ET 101, alla quale seguiranno anno dopo anno modelli sempre più evoluti che offrono agli utenti la possibilità di creare, redigere e gestire qualsiasi tipo di testo e/o documento.

2011
La Godrej & Boyce di Munbai (India) l'ultima fabbrica al mondo produttrice di macchina per scrivere chiude i battenti per mancanza di commesse.



Fonte varie da web.

Per una delle più complete collezioni ed immagini: Collezione Mario Pedrali

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