giovedì 22 agosto 2013

ROBERT JOHNSON



Robert Leroy Johnson (Hazlehurst, 8 maggio 1911 – Greenwood, 16 agosto 1938) è stato un chitarrista blues statunitense.

Fece parte della scena musicale blues sorta nella zona del delta del Mississippi (Delta Blues) tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento.
La sua oscura biografia, scarsamente documentata, e la sua morte misteriosa all'età di soli 27 anni hanno contribuito notevolmente ad alimentare le fosche leggende sulla sua figura già circolanti in vita.

La sorprendente combinazione di tecnica chitarristica, canto e improvvisazione caratterizzante le sue 29 storiche registrazioni, effettuate tra il 23 novembre 1936 e il 20 giugno 1937, ha costituito una base imprescindibile per intere generazioni di musicisti a venire, tra cui Muddy Waters, Bob Dylan, i Rolling Stones, i Cream, Allman Brothers, Johnny Winter, Eric Clapton, Jimi Hendrix,
Jeff Beck e i Led Zeppelin.
Il 23 gennaio 1986 è stato tra i primi musicisti a essere introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame, segnatamente nella categoria Early Influences; 
la rivista Rolling Stone l'ha collocato in quinta posizione nella
Lista dei 100 migliori chitarristi della storia.

mercoledì 21 agosto 2013

B L U E S


Il blues è una forma musicale vocale e strumentale la cui forma originale è
caratterizzata da una struttura ripetitiva di dodici battute e dall'uso, nella
melodia, delle cosiddette blue note.

Le radici del blues sono da ricercare tra i canti delle comunità di schiavi
afroamericani nelle piantagioni degli stati meridionali degli USA (la
cosiddetta Cotton Belt). La struttura antifonale (di chiamata e risposta) e l'uso delle blue note (un intervallo di quinta diminuita che l'armonia classica
considera dissonante e che in Italia valse al blues il nomignolo di musica
stonata) apparentano il blues alle forme musicali dell'Africa occidentale.
Molti degli stili della musica popolare moderna derivano o sono stati
fortemente influenzati dal blues.
Sebbene ragtime e spiritual non abbiano la stessa origine del blues, questi tre
stili musicali afroamericani si sono fortemente influenzati tra loro. Altri
generi sono derivazioni o comunque sono stati fortemente influenzati da
questi: jazz, bluegrass, rhythm and blues, talking blues, rock and roll, hard
rock, hip-hop, musica pop in genere.
La ricerca musicale di molti artisti ha portato il blues, e soprattutto il jazz, a
contatto con molteplici realtà musicali, creando stili sempre nuovi e
differenti.

THE HOUSE OF THE RISING SUN

The House of the Rising Sun 
     è una canzone folk statunitense.

Non si è a conoscenza di chi sia stato il compositore e, nel corso del tempo, ne sono state composte numerose versioni. L'arrangiamento fatto dagli inglesi The Animals, nel 1964, è generalmente considerato il più famoso ed è stato il numero uno in classifica sia negli Stati Uniti, sia nel Regno Unito.

Il testo

The House of the Rising Sun ha come argomento una vita sfortunata ed è
ambientata a New Orleans. L'espressione "House of the Rising Sun" (Casa
del sole nascente) è un eufemismo per indicare una casa chiusa. Alcuni
ritengono che la casa sia esistita realmente e che fosse presieduta da una
maitresse di origini francesi chiamata Marianne Le Soleil Levant, dal cui
cognome o soprannome sembra essere derivata la denominazione della casa.
Tra le ipotesi più accreditate c'è quella che la vuole situata proprio a New
Orleans: la notizia del suo abbattimento, avvenuto nel 2007, ha trovato spazio nelle pagine di qualche quotidiano statunitense.
Del testo esistono due diverse versioni: una al maschile e una al femminile.
Quella maschile parla di un ragazzo proveniente da una famiglia
problematica e pentito di aver passato la sua vita nel peccato e nella infelicità
frequentando la "Casa del sole nascente"; quella femminile invece parla di 
una ragazza ravveduta di essere entrata nel giro della prostituzione e costretta a rimanere in quella casa per poter vivere.
La versione maschile è la più nota ed è quella riproposta dagli Animals,
sebbene quasi tutti gli studiosi siano concordi nel ritenere il testo al
femminile quello originario. Fra i musicisti che hanno riproposto questa
versione spiccano Bob Dylan e Joan Baez.

lunedì 19 agosto 2013

OLINDO DE PRETTO "Il Genio Ispiratore"


Se chiedete a qualsiasi uomo di scienza quando la più famosa formula della fisica, (presente nella teoria della relatività) sia stata concepita vi risponderà senza dubbio che fu nel 1905 che Albert Einstein, considerato ai giorni nostri il più grande scienziato di tutti i tempi, pubblicò la sua congettura secondo la quale la massa di un qualsiasi corpo, come dire il suo contenuto di materia, non è altro che una misura dell’energia che esso è in grado di produrre, nella famosa proporzione:
E (energia) = m (massa) per la velocità della luce, che viene indicata solitamente con la lettera C, al quadrato, ovvero, più sinteticamente, come tutti sanno:  E = mc2.

Al primo membro di questa equazione troviamo l’energia totale  E  racchiusa in un qualsiasi corpo fisico, ed al secondo la sua massa  m, moltiplicata per il quadrato della “costante universale”  C  (costante almeno secondo la teoria della relatività einsteniana), vale a dire la velocità della luce nel “vuoto”, pari a circa 300.000 Km  al secondo.
L’equazione di dice esprimere l’equivalenza tra massa ed energia, perché va intesa non soltanto nel senso che una massa è capace di produrre energia, esperienza che tutti abbiamo provato bruciando un pezzo di legno in un camino per ricavarne calore, ma anche viceversa che l’energia è capace di trasformarsi in massa, in materia.
Altri scienziati si erano avvicinati prima di Einstein a tali conclusioni: Lorentz, Poincaré, Hilbert e soprattutto Olinto De Pretto.

mercoledì 7 agosto 2013

PIER LUIGI IGHINA "Il Genio Visionario"

Pier Luigi Ighina fu forse uno dei più grandi geni incompresi del 900.
Nato a Milano nel 1908 e morto a Imola nel 2004.
Da sempre affascinato dal mondo dell'elettromagnetismo, dedicò la sua vita a realizzare invenzioni incredibili, a volte non accettate dalla scienza ufficiale.
Per anni fu assistente di Guglielmo Marconi, dal quale carpì alcuni segreti della fisica che gli sarebbero serviti per le sue future teorie, si dice che addirittura Marconi chiese a Ighina di procedere con i suoi studi dopo la sua morte, poiché stava lavorando su cose molto importanti come il leggendario "raggio della morte" e stava conducendo studi sul magnetismo molto particolari.
A differenza del poliedrico, ma ingenuo ricercatore ed inventore serbo Nikola Tesla, Ighina non si fidò mai dei potenti con cui evitò ogni collaborazione, conscio che le sue invenzioni sarebbero state usate solo a fini malefici e per lucrare. 

venerdì 2 agosto 2013

INNOCENZO MANZETTI "Il Genio Sconosciuto"


                                                                         
Innocenzo Manzetti era il tipico genio italiano appartenente a quella schiera che per vari motivi non ha visto riconoscere le sue invenzioni e scoperte.
Nato ad Aosta il 17 Marzo del 1826.
Dopo gli studi, ebbe subito e lasciò poi il lavoro all'Ufficio del Genio Civile di Aosta per dedicarsi alla libera professione di geometra e nel tempo libero a rincorrere sogni, idee ed applicazioni meccaniche.
Nel 1848, dopo 8 anni di duro lavoro, stupì i suoi concittadini con un automa che suonava il flauto, un vero e proprio "robot", un capolavoro di ingegneria meccanica nel quale apparivano piccole genialità come un tipo di plastica inventata proprio dal Manzetti.

                                                                           
Questo spettacolare automa muoveva le braccia, salutava e suonava il flauto.
Fu durante la lavorazione di questo automa che il Manzetti immaginava di trasferire i suoni da un luogo all'altro. 
L'elenco delle sue invenzioni è lungo, tra queste spiccano:
-un velocipede a tre ruote a vapore;
-sistemi di filtraggio dell'acqua;
-un pantografo raffinato e preciso;
-un pappagallo volante;
-forse il motore a scoppio;
-la macchina per la pasta (brevettata nel 1857 e venduta per pochi soldi a una fabbrica inglese che ne trasse grande profitto).