domenica 30 agosto 2015

VUOI ESSERE FELICE? Allora evita queste abitudini.

Quando smetti di fare le cose sbagliate, automaticamente crei più spazio per le cose che ti rendono felice. Quindi, a partire da oggi…

    Smetti di dare la colpa agli altri.

Smetti di incolpare gli altri per quello che ti capita nella tua vita. Quando dai la colpa agli altri per ciò che ti accade, stai rifiutando di assumerti la responsabilità della tua vita e stai evitando di affrontare i tuoi problemi.
Riprenditi il potere di decidere le sorti della tua esistenza e trova negli altri un alleato, non un nemico. Dare la colpa al prossimo è soltanto una scusa e le scuse sono il primo passo verso il fallimento. L’unico responsabile della tua vita e delle tue scelte sei tu.

Smetti di cercare di evitare i cambiamenti.

Se nulla cambiasse non esisterebbe neppure l’alba del mattino seguente. Molti di noi sono a proprio agio dove si trovano, anche se l’intero universo che ci circonda è in continua evoluzione.
Imparare ad accettare questo è vitale per la nostra felicità e il nostro benessere. Perché solo quando si cambia si cresce, e solo attraverso il cambiamento cominciamo a vedere un mondo che non sapevamo potesse esistere.
E non dimenticare che la tua situazione attuale, per quanto positiva o negativa che sia, presto o tardi cambierà. Questa è l’unica cosa su cui puoi fare affidamento. Allora abbraccia il cambiamento, perché questo è il vero alleato della tua crescita.

martedì 18 agosto 2015

LAMENTARSI SERVE A POCO

Oggi voglio parlarvi di un comportamento ormai comune all’umanità odierna e meccanica: il lamentarsi.

In particolare voglio occuparmi del lamentoso.

Il lamentoso è colui il quale vede tutto “nero”, senza via d’uscita, osserva ogni problema col microscopio fissandosi su di esso ed ingigandendolo.

Tutto “normale” fin qui, visto anche il periodo in cui versa l’umanità, periodo di grandi cambiamenti climatici, sociali, politici, economici, insomma in tutti i campi. Il problema è che il lamentoso cerca qualcuno sul quale sfogare le proprie frustrazioni rendendolo, per ciò stesso partecipe dei propri problemi e “sciagure”.

Si, perché il lamentoso fa della Vita mera sopravvivenza rendendosi proprio per questo vittima del caso. Il lamentoso crede in un destino già scritto, del resto questo gli conviene così non deve effettuare nessuno sforzo per migliorare se stesso e, di conseguenza, la propria Vita.

Quanto incontrate un lamentoso non aspettatevi di poter dialogare a doppio senso perché, prima o poi, lui comincerà a parlare di se e dei suoi problemi senza concedervi spazi per poter, a vostra volta, conversare.

Del resto, secondo lui, i problemi sono solo suoi e sembrano perseguitarlo. Il lamentoso ingrandisce ogni accadimento che non riesce ad accettare, trasformandolo in tragedia.

martedì 4 agosto 2015

CHEMIOTERAPIA: Quello che non viene detto.

Sono passati oltre 30 anni da quando l’allora Presidente degli Stati Uniti, Nixon, dichiarò ufficialmente guerra al cancro. 

Da allora è stato speso molto denaro nelle terapie oncologiche tradizionali, ma di tumore si continua a morire: la mortalità, a 5 anni dalla diagnosi, negli Stati Uniti è addirittura aumentata.

Uno studio pubblicato nel 1975 sulla rivista medica Lancet destò scalpore. Dei ricercatori inglesi effettuarono uno studio prospettico randomizzato su 188 pazienti con cancro inoperabile ai bronchi e scoprirono che la vita media di quelli trattati con chemioterapia completa fu di tre volte più breve rispetto a quelli che non ricevettero alcun trattamento.

Interessante è a questo proposito la consultazione del National Cancer Institute (NCI) che utilizza la riduzione della massa tumorale e la sopravvivenza media a 5 anni dalla diagnosi come indici di efficacia delle terapie effettuate; ma in alcuni casi la riduzione della massa tumorale non appare essere decisiva per la sopravvivenza del paziente.