domenica 10 novembre 2013

ALESSANDRO CRUTO " L'Inventore della lampadina commerciale"

Alessandro Cruto
(Piossasco TO - 21 Maggio 1847 - 15 Dicembre 1908 ) è stato un inventore della lampadina elettrica, concorrente italiano di Thomas Alva Edison, conosciuto da tutti come l'inventore della lampadina.

Quasi completamente dimenticato eppure è stato titolare di un'invenzione, "la lampada di Cruto" che segue di cinque mesi Edison ma che fu subito in grado di essere sfruttata commercialmente. Piossasco fu la prima città, nel maggio del 1883, ad avere una via illuminata da lampade Cruto messe in batteria.

Dopo le scuole elementari si iscrisse ad una scuola professionale di architettura seguendo nel contempo le lezioni di Fisica sperimentale e di Chimica presso la Regia Università di Torino,  perseguendo il sogno di cristallizzare il carbonio per ottenere diamanti. Con l'aiuto dei risparmi della madre poté acquistare un compressore di gas e alcuni macchinari che sistemò in uno scantinato.
Dopo una lunghissima serie di esperimenti riuscì, nel 1874 ad ottenere del carbonio puro riscaldando ad alta temperatura dell'etilene.

Il procedimento da lui seguito era piuttosto semplice. in un piccolo forno era collocato un tubo di ferro che aveva all'interno un tubo di porcellana, nel quale veniva fatta scorrere dell'etilene sotto pressione; dopo alcune ore la parete interna del tubo di porcellana si ricopriva di una sottile guaina di carbonio che aveva l'aspetto di una lamina lucente ed omogenea e che poteva essere facilmente distaccata.


Nel 1879 Galileo Ferraris, scopritore del campo magnetico rotante, in una conferenza svolta a Torino, parlando dell'illuminazione elettrica e delle esperienze di Edison, affermò che la lampada ad incandescenza aveva scarse probabilità di successo a causa delle difficoltà di trovare un filamento capace di resistere alle alte temperature. 

Edison infatti, che aveva cominciato i suoi esperimenti con filo di cotone carbonizzato, era riuscito, dopo una lunga serie di prove e con l'aiuto di numerosi collaboratori, ad individuare nella fibra di bambù un materiale meno fragile per il filamento della lampada: questa soluzione era ancora da sottoporre a verifiche e perfezionamenti.

Cruto ebbe modo di assistere alla conferenza e, tornato a Piossasco, cominciò a pensare che le sue guaine, con opportune modifiche, potevano essere impiegate come filamento delle lampadine elettriche. 

Per fare questo, aveva bisogno di apparecchi e attrezzature ben diversi da quelli che aveva sistemato nello scantinato di casa. Si rivolse, allora, a Torino, al professore universitario Naccari e dopo molte insistenze, ottenne il permesso di servirsi del laboratorio di fisica dell'università. 

Ben presto riuscì a realizzare una lampadina elettrica con filamento di carbonio puro. Il filamento veniva ottenuto partendo da fili di platino del diametro di qualche centesimo di millimetro che, curvati secondo la forma desiderata, erano introdotti in un'ampolla di vetro piena di etilene.
Facendo passare la corrente elettrica attraverso il filo di platino, si sviluppava del calore che provocava la decomposizione dell'etilene, con deposito di un velo sottile e duro di carbonio sul filo.


Reparto lavorazione filamenti Opificio Cruto 
Era il 5 Maggio 1880 e Cruto con il suo filamento resistente e dal buon rendimento luminoso (500 ore contro le 40 di quella di Edison), anticipava di 8 anni Edison. 
In quel tempo però il nome dell'inventore americano era sulla bocca di tutti: egli infatti aveva costituito una società che si occupava della pubblicizzazione e dello sfruttamento industriale del suo prodotto. Per questo motivo Cruto non riuscì a richiamare l'attenzione sulla sua invenzione. 

Tuttavia, alla fine del 1881, ebbe la possibilità di fare un confronto pubblico tra la sua lampadina e quella di Edison, confronto che si risolse largamente a suo favore. Cominciò allora a godere di una certa notorietà che gli permise di ottenere un finanziamento al fine di costituire una società che sfruttasse industrialmente l'invenzione.

Nel 1882 aprì una prima fabbrica nel paese natale.
Il 6 Maggio 1883 pur con mezzi limitati illuminò con le sue lampadine le strade di Piossasco.

Nel 1884 all'Esposizione di Torino le sue lampade ebbero un'accoglienza trionfale, essendosi dimostrate superiori a quelle di Edison per durata e rendimento luminoso, tanto che Cruto riuscì a vendere il progetto in Francia, Svizzera, Cuba e Stati Uniti.

Visto l'enorme successo e l'inadeguatezza della vecchia fabbrica a Piossasco, decise di trasferire l'attività ad Alpignano, dove impiantò nel 1886 una fabbrica per la produzione su scala internazionale. Questa fabbrica fu per molti anni l'unica in Italia e continuò a produrre fino a quando, per difficoltà finanziarie e numerosi passaggi di proprietà, venne rilevata dalla Philips nel 1927.  


Alessandro Cruto, dopo aver lasciato nel 1988 la direzione della sua fabbrica continuò i suoi esperimenti come quello per immagazzinare energia atmosferica oppure la creazione di un giocattolo denominato "mosca elettrica". 

Il 15 Dicembre 1908, a Torino, Cruto morì quasi dimenticato da tutti.





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