lunedì 13 aprile 2015

IL MOTORE E.M.A. di Edwin Vincent Gray

Edwin Vincent Gray nacque a Washington DC nel 1925.  Nel 1936, all’età di 11 anni si interessò all’emergente campo dell’elettronica mentre osservava alcune delle prime dimostrazioni di un primitivo radar che veniva testato oltre il fiume Potomac.

Lasciò casa all’età di 15 anni ed entrò nell’esercito frequentando il loro corsp avanzato di ingegneria per un anno prima che venisse scoperto e scaricato perché minorenne.

Dopo l’attacco di Pearl Harbor, si arruolò nuovamente in marina e prestò servizio per tre anni in missione nel Pacifico.

Dopo la guerra, lavorò come meccanico e continuò i suoi studi sull’elettromagnetismo. Nel 1958, dopo aver sperimentato per anni, imparò come separare il positivo e nel 1961 fece funzionare il suo primo modello di motore EMA, Electric Magnetic Association.

Il suo terzo prototipo EMA fu testato con successo per 32 giorni consecutivi prima che fosse smontato per effettuare le analisi. Con questo rapporto in mano, Gray cominciò a cercare seri finanziamenti. Dopo esser stato respinto da tutte le più grandi compagnie e gruppi di finanziatori a cui si rivolse, formò una sua società in accomandita semplice nel 1971.

Nel 1973, la EVGray Enterprises Inc. aveva un ufficio a Van Nuys, in California, centinaia di finanziatori privati ed un nuovo prototipo di motore EMA. Ed Gray aveva anche ricevuto un “attestato di merito” da Ronald Reagan, all’epoca governatore della California.

Nell’estate del 1973, Gray faceva dimostrazioni della sua tecnologia e riceveva consensi molto positivi della stampa. Verso la fine di quell’anno, Gray aveva collaborato con un progettista di automobili, Paul M. Lewis, per costruire la prima auto elettrica senza carburante in America.

Il 22 Luglio 1974 la procura del distretto di Los Angeles fece irruzione senza motivo nell’ufficio e nell’officina della EVGray Enterprises e confiscò tutti i loro documenti aziendali e i prototipi funzionanti.


Per 8 mesi il procuratore distrettuale cercò di fare in modo che gli azionisti di Gray lo accusassero, ma nessuno lo fece. Infine Gray fu accusato di “grave furto”, ma anche questa finta accusa non fece presa ed infine fu lasciata cadere.

Nel Marzo 1976, Gray fu giudicato colpevole per due violazioni, venne multato e rilasciato. L’ufficio del procuratore non gli restituì mai i suoi prototipi.
A dispetto di questi problemi, stavano verificandosi diversi eventi positivi.               
Il suo primo brevetto statunitense, sul progetto del motore, venne pubblicato nel Giugno 1975, e nel Febbraio 1976 Gray fu designato “inventore dell’anno” dall’associazione del procuratore dei brevetti di Los Angeles, per aver scoperto e provato una nuova forma di energia elettrica.

Nonostante questo supporto, dopo questo periodo Gray rimase nell’ombra. Sul finire degli anni ’70 la Zetex Limited acquisì la tecnologia di Gray e la EVGray Enterprises cessò di esistere.

Nei primi anni ’80, Gray offrì al governo statunitense la sua tecnologia per accressere il programma SDI di Reagan (Strategic Defense InitiativeIniziativa di Difesa Strategica). Scrisse addirittura lettere ad ogni membro del Congresso, sia ai Senatori che ai Deputati, così come al Presidente, Vice-Presidente e ad ogni membro del governo.

Straordinariamente, in risposta a questa campagna di scrittura di lettere, Gray non ricevette una singola risposta e neppure una ricevuta.

Durante i primi anni ’80 Gray visse a Council nell’Idaho, dove scrisse altri due brevetti USA che gli furono riconosciuti. Dal 1986 ebbe delle attrezzature a Grand Praire, in Texas, dove fu costruita una serie di nuovi prototipi di motori EMA.

Nel 1989 stava lavorando su applicazioni propulsive della tecnologia e manteneva la sua residenza a Council, così come le officine a Council, Grand Praire e a Sparks, nel Nevada.


Edwin V: Gray morì nella sua officina a Sparks, nel Nevada, nell’Aprile del 1989, in circostanze misteriose (sembra per attacco di cuore, sventando un tentativo di furto). Aveva 64 anni ed era in buona salute.

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