martedì 27 aprile 2021

IL BICARBONATO DI SODIO CURA IL CANCRO?

 Il cancro si curerebbe con il bicarbonato di sodio, un problema per le case farmaceutiche

Una buona notizia per tutti noi e una cattiva notizia per le case farmaceutiche.

Il Dr. Mark Pagel della University of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari dal National Institutes of Health per studiare l’efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno.

Ecco il comunicato sul quale è scritto :"Il fondo da 2 milioni di dollari servirà a migliorare la misurazione sull’efficacia del bere bicarbonato di sodio nel curare il cancro al seno. E’ stato provato che bere bicarbonato di sodio riduce o elimina il diffondersi del cancro nel seno, nei polmoni, cervello ed ossa".

In realtà, il bicarbonato di sodio è già utilizzato per la cura di malattie come l’influenza e il raffreddore; se assunto per via orale e transdermica, ecco che il bicarbonato potrebbe diventare una prima cura per il trattamento del cancro, malattie renali, diabete.

La notizia non è priva di fondamento scientifico, anzi, è provata in questo documento della NCBI (National Center of Biotechnology Information).

In sostanza, il bicarbonato agirebbe sul grado di acidità del nostro sangue.     Il pH del nostro sangue e dei nostri fluidi corporei, non rappresenta altro che il nostro stato di salute e il bicarbonato agirebbe come vero e proprio regolatore del pH influendo direttamente sul livello acido-alcalino alla base della salute umana.

La scala del pH è come un termometro del nostro stato di salute, a tal punto che valori al di sopra o al di sotto di 7,35-7,45 possono segnalare sintomi di malattie o patologie gravi. Difatti, quando il corpo non riesce più a neutralizzare gli acidi, essi vengono trasferiti nei fluidi extracellulari e nel tessuto connettivo recando danni all’integrità cellulare.

Facciamo un esempio: l’aumento di acidità di un lago colpito dalle piogge acide si tradurrà in una maggiore solubilità di elementi come l’alluminio e in una proliferazione di alghe. Questi due elementi concorrono ad elevare il tasso di mortalità di quel lago.

Per riportare il lago in vita occorre alcalinizzare l’acqua ripristinando il pH. Poiché il cancro si sviluppa e vive in un ambiente acido, riuscire a ripristinare il pH naturale può aiutare la distruzione delle cellule cancerose o almeno ritardarne la diffusione. E’ per questo che già alcuni anni fa furono iniziati alcuni studi sull’utilizzo degli antiacidi associati ai farmaci chemioterapici.

Una ricerca pubblicata nel Marzo 2009 dalla US National Library of Medicine dimostrò che su alcuni topi da laboratorio il bicarbonato era in grado di rallentare la diffusione delle metastasi.

Il Dr. Pagel i suoi colleghi utilizzeranno una speciale risonanza magnetica per misurare il pH di un particolare tumore e verificare l’efficacia del bicarbonato sulla massa in oggetto. Infatti con questa nuova macchina, il team dell’Università dell’Arizona potrà studiare i pazienti prima e dopo la somministrazione del bicarbonato per tentare di sviluppare un approccio personalizzato per ogni paziente.

Ovviamente un grado di pH del nostro corpo intorno ai valori 7,35-7,45 garantisce un giusto equilibrio fisico rendendoci più resistenti alle malattie. Questo significa che possiamo praticare la cosiddetta "cura del pH" avendo uno stile di vita sano ed alimentandoci nel modo giusto.

Sicuramente, invece, per avere risultati nell’ambito delle cure per il cancro dovremo aspettare che le sperimentazioni siano portate a termine, cosa che procede a rilento a causa della mancanza di fondi soprattutto da parte delle case farmaceutiche.

In quest’ultimo caso infatti la domanda è d’obbligo: quali sarebbero le ripercussioni per le case farmaceutiche? Sicuramente ne risentirebbero negativamente in quanto diminuirebbero domanda e consumi per medicinali chemioterapici, per la cura del cancro in genere, per la cura delle malattie come diabete e malattie più comuni come influenza e raffreddore.

Un bel problema per le case farmaceutiche, un problema risolto per la nostra salute e per il nostro benessere.

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giovedì 15 aprile 2021

CANCRO. UN MALATO FRUTTA QUATTRINI! UNO GUARITO NULLA!

   Riguardo la Multiterapia Di Bella (MDB), non bisogna essere dei geni e neppure  tanto intelligenti per capire che:

                                                                                                                                                   Il protocollo Di Bella fu boicottato. 

         Furono usati DI PROPOSITO farmaci scaduti

          La cura (in fase di sperimentazione) fu applicata a malati terminali che manco Gesù Cristo poteva più salvare.

        Un aggravante, i malati all’ultimo stadio (quasi moribondi ormai) avevano in corpo ancora i veleni della chemioterapia in quanto erano stati in precedenza “curati” con i veleni propinati dai tre BARONI della medicina italiana (Tirelli-Veronesi-Garattini).

 

          Insomma, un successo della cura del professore Di Bella, la multiterapia (MDB), avrebbe significato:

 Guarigione dei soggetti, almeno 80%

 Svuotamento (a causa delle guarigioni) di cliniche ed ospedali dapprima italiani e successivamente di tutto il mondo e questo avrebbe significato crolli economici per aziende ospedaliere di tutto il pianeta.

Meno consumo di farmaci con conseguente perdite economiche miliardarie delle case farmaceutiche (a causa delle guarigioni) fino a consumi azzerati perché i farmaci li consumano i “malati” e non i sani o i guariti.

Perdite economiche per le farmacie (a causa delle guarigioni) che potevano contare solo sulle iniziali cure e poi basta!

Non potevano e non possono permettersi di mettere in pericolo il vorticoso giro di miliardi in euro e dollari messo su dal business tumore! Io vi invito a non dare nulla a queste associazioni tipo AIRC in quanto nel 1993 fu scoperto che il 10% delle donazioni alla ricerca e il 90% lo investivano in case e palazzi (mercato immobiliare, perdendoci oltretutto come dei pivelli un sacco di quattrini, come fu poi accertato).

Il professor Di Bella lo hanno boicottato perché aveva scoperto la vera cura.            

 Anni fa il professore Luigi Di Bella diceva che la somatostatina era un’arma micidiale contro i tumori. Veronesi, Garattini e Tirelli (quest’ultimo indagato per il “CASO GLAXO”) lo sbeffeggiarono dicendo che era un ciarlatano.

Successivamente Umberto Veronesi disse che la SOMATOSTATINA gioca un ruolo fondamentale sulla cura del cancro! Ma non vi accorgete che ci stanno prendendo in giro da secoli?

E intanto bambini e ammalati crepano tra atroci tormenti perché “                            IL SISTEMA MEDICO LI HA GIA’ CONDANNATI A MORTE, CAUSA I MILIARDI DI MILIARDI CHE INTASCANO A LIVELLO MONDIALE!

             Chi ha orecchi per sentire, ASCOLTI!                                                                                 Chi ha occhi per vedere, GUARDI!                                                                        Chi ha intelligenza per capire, INTENDA


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