Artemisia: Questa erba uccide il 98% del tumore in sole
16 ore! Ma
nessuno ne parla!
I media ovviamente non potevano fare altro che nascondere con forza questa scoperta.
Dovete sapere, infatti, che esiste un’erba il cui principio attivo, combinato
con il ferro, è in grado di uccidere il tumore in sole 16 ore! Il suo nome è
“Artemisia Annua”.
Ovviamente quest’erba è boicottata dalle lobby perché
non costa nulla e la soluzione al problema cancro è molto rapido. Le case
farmaceutiche puntano a soluzioni molto più durature e dispendiose per trarre
profitto dalla salute dei pazienti, ma noi speriamo che ci aiutate a
condividere questa notizia e farla giungere a chi davvero ne ha bisogno.
Come già sappiamo, il cancro è la malattia più letale
esistente. Quest’erba, l’Artemisia Annua, è una di quelle cure che può uccidere
fino al 98% le cellule tumorali in appena 16 ore. Vale a dire, secondo le
ricerche pubblicate in “Life Science”.
L’Artemisinina, derivata
dall’Artemisia Annua, è stata utilizzata nella medicina cinese e può uccidere
il 98% di cellule del cancro del polmone in meno di 16 ore.
In realtà però l’erba in questione da sola sconfigge il
28% delle cellule cancerogene; è la sua combinazione con il ferro che porta
alla totale distruzione del tumore: artemisinina
+ ferro = guarigione…
In passato l’artemisinina è stata utilizzata come
potente rimedio antimalarico, ma ora è dimostrato che questa cura è efficace
anche nella lotta contro il cancro. Questo perché quando si aggiunge il ferro
alle cellule tumorali infettate, attacca selettivamente le cellule “cattive”, e
lascia quelle “buone” intatte.
Gli scienziati che seguono le ricerche, condotte presso
l’Università della California, hanno dichiarato: “ In generale i nostri risultati mostrano che l’artemisinina ferma il
fattore di trascrizione ‘E2F1’ ed interviene nella distruzione delle cellule
tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la
riproduzione delle cellule del cancro”.
Utilizzando una varietà resistente alle radiazioni
delle cellule del cancro al seno (che aveva anche una elevata propensione per
l’accumulo di ferro) l’artemisinina si è dimostrata avere un tasso di uccisione
del cancro del 75% dopo appena 8 ore, e uno del quasi 100% dopo appena 24 ore.
L’ultimo lavoro, come accennato, risale al 2011 quando
una company, che detiene un “mezzo brevetto”, ha creato in laboratorio una
molecola sintetica che riproduce gli effetti dell’erba. Al momento dunque esistono
dati sperimentali in vitro, ma perché si possa davvero usare il principio alla
base dell’azione dell’Artemisia Annua ci vorranno ancora diversi passaggi,
dalle procedure su animali fino alle sperimentazioni cliniche.
Insomma, occorrono ancora anni. Cosa bisogna pensare
allora della notizia dell’efficacia di quest’erba? L’atteggiamento corretto è
partire dal presupposto che il cancro è una malattia complicata, dovuta alla
complessità del nostro organismo e al fatto che la vita media si è allungata. Dunque
non bisogna assumere un atteggiamento di chiusura verso eventuali cure non
convenzionali, purché siano razionali e rispettino la metodologia della
comunità scientifica.
Il caso Stamina, ad esempio, dimostra che forse i 3
milioni di euro destinati alla sperimentazione sono stati tolti ad un’altra
cura con la quale si potevano salvare delle vite.
Per il dottor Len Saputi si tratta addirittura di una cancer smart bomb, una bomba
intelligente contro il cancro: l’artemisia, infatti, si sarebbe rivelata efficace
nella distruzione del 75% delle cellule tumorali resistenti alle radiazioni,
nel cancro al seno, ovvero dove un’elevata propensione ad accumulo di ferro, in
sole 8 ore, balzate fino al 100% dopo soltanto 24 ore.
Dopo tutto questo tempo, la speranza di cure per
debellare il cancro rimane sempre un perno fisso su cui ruotano troppi soldi e
persone che muoiono, per non parlare di chi i soldi li spende per curarsi
ingrassando le case farmaceutiche.
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