Rapporto del National Cancer Institute (USA) ammette che
milioni di malati sono stati trattati per cancro SENZA AVERLO!!!
Un numero significativo di persone che hanno subito un
trattamento per cancro nel corso degli ultimi decenni potrebbe non avere mai
realmente avuto la malattia, lo ammette il rapporto commissionato dal US National
Cancer Institute (NCI).
Pubblicato online sul Journal
of American Medical Association (JAMA), lo studio del governo USA
identifica sia sovradiagnosi che diagnosi errata di cancro, come due cause
principali di questa crescente “epidemia”, che insieme hanno portato al
trattamento inutile di milioni di individui, altrimenti sani con chemioterapia,
radiazioni o chirurgia.
Il rapporto proietta grandi ombre sulla diagnosi di
molti tumori.
Il cancro al seno, per esempio, a volte non è affatto
il cancro al seno, ma piuttosto una condizione benigna come il carcinoma
duttale in situ sono state diagnosticate erroneamente come avendo un cancro al
seno, e successivamente trattate per una condizione che probabilmente non
avrebbe causato loro problemi di salute.
E similmente negli uomini, un alto grado di neoplasia
prostatica intraepiteliale (HGPIN), un tipo di precursore precancerose al
cancro, è comunemente come se fosse vero cancro.
“Secondo un gruppo di lavoro sancito dal National Cancer
Institute, la pratica di oncologia negli Stati Uniti ha bisogno di una
serie di riforme e di iniziative per mitigare il problema della sovradiagnosi e
del trattamento del cancro”, spiega Medscape.com sullo studio. “Forse più
drammaticamente, il gruppo afferma che un certo numero di condizioni
precancerose, tra cui il carcinoma duttale in situ e la neoplasia prostatica
intraepiteliale, non dovrebbe più essere chiamati cancro”…
I trattamenti convenzionali per il cancro, ancora una
volta dimostrano di essere una delle principali cause di cancro.
Queste sono scoperte scioccanti, in particolare
considerando che NCI è un’agenzia finanziata dal governo che tende a favorire
la diagnosi del cancro convenzionale ed il modello di trattamento, anche quando
è dimostrato di essere un fallimento.
Ma ancora peggio è il fatto che milioni e milioni di
persone sane siano state trattate con dei veleni e con l’irradiazione per delle
condizioni che non hanno mai nemmeno avuto e che probabilmente hanno causato,
per molti di loro, lo sviluppo di un cancro reale e anche di ottenere la morte
come risultato.
Come si è visto, l’intero concetto di “diagnosi
precoce” è fondamentalmente errato, dal momento che molti dei metodi di
diagnostica non riescono a distinguere le cellule tumorali benigne da quelle
maligne.
Questo significa che molte persone alle quali è stato
erroneamente diagnosticato un cancro finiranno col sviluppare il cancro dopo
aver beneficiato di un trattamento per tumori che non hanno mai avuto, un
fenomeno che dimostra l’assurdità di tutto il modello.
“Anche nel caso
in cui si scopre il tumore abbastanza presto per contenerlo attraverso la
chirurgia, la chemioterapia e/o radioterapia, è ben noto che la
sotto-popolazione della minoranza di cellule staminali del cancro all’interno
di questi tumori sarà arricchita e quindi resa più maligna con il trattamento
convenzionale” spiega Sayer Ji per GreenMedifo.com.
“Per esempio è
stato recentemente dimostrato dai ricercatori UCLA Jonnsson Comprehensive Cancer
Center che le lunghezze d’onda delle radiazioni della radioterapia
trasformando le cellule di cancro al seno in tumore altamente maligno sia per
le cellule staminali che per le normali cellule, con malignità 30 volte di più
alta”.
Il lavoro di Pajonk, associate professor of radiation
oncology al Jonsson Center della Ucla, università di California è stato
pubblicato a Marzo 2012 su Stem Cells e
mostra che la radioterapia usata per curare i tumori al seno in parte può
uccidere le cellule tumorali ed in parte trasformare le cellule tumorali
superstiti in tumorali staminali (che sono molto più resistenti ai trattamenti
delle normali cellule tumorali).
I ricercatori del Jonsson Comprehensive Cancer Center
Department of Oncology della UCLA hanno irradiato normali cellule
tumorali non-staminali e le hanno inserite nelle cavie. Attraverso un sistema
di imaging hanno potuto assistere (direttamente) alla trasformazione delle
cellule normali in staminali tumorali per reazione al trattamento per le
radiazioni.
Pajonk riferisce che la nuova produzione di cellule
così ottenuta è incredibilmente simile a cellule staminali del tumore al seno,
non irradiate. La squadra di ricercatori ha anche potuto calcolare che queste
cellule tumorali staminali indotte hanno una capacità di produrre tumori che è
di 30 volte superiore a quella delle normali cellule tumorali (del tumore al
seno) non irradiate.
Il cancro è davvero il tentativo del corpo per
sopravvivere, non un “attacco” dal di fuori. La considerazione di Sayer Ji è la
questione di fondo, cioè che il modello convenzionale del cancro ritiene
erroneamente il cancro come una sorta di attacco esterno al corpo che deve
essere quindi aggredito e combattuto con trattamento rigoroso, piuttosto che il
meccanismo di sopravvivenza che in realtà è.
Quando il corpo è perennemente carente in nutrienti per
esempio, o quando è gravato da radiazioni, cancerogeni ed altre tossine
dall’ambiente e dal cibo, o da farmaci e vaccini, il cancro può svilupparsi
come risposta a questo attacco dannoso.
“Tutta la nostra
visione del mondo del cancro ha bisogno di passare da un nemico che ci
“attacca” e contro il quale dobbiamo muovere guerra, a qualcosa che il nostro
corpo crea, presumibilmente per sopravvivere ad una malattia, e l’ambiente
cancerogeno è sempre più inospitale con nutrienti privi di vitalità e
salubrità”, aggiunge Ji.
tratto da: www.mednat.org