Questa pianta sta dando speranza a tantissime persone
perché numerosi studi scientifici dimostrano la sua efficacia nel distruggere
completamente le cellule tumorali. Ci sono anche le prime testimonianze di
guarigione.
L’Artemisia Annua è
un’antica erba cinese usata in passato per curare la malaria, da non confondere
con l’Artemisia Absinthe che sarebbe l’assenzio romano che invece ha proprietà
diverse.
A partire dal 1995 il Dipartimento
di Bioingegneria dell’Università di Washington ha iniziato a studiare
l’applicazione di questo antico rimedio cinese per la cura del cancro ed i
risultati sono stati sbalorditivi.
Infatti hanno scoperto che in vitro distrugge le
cellule tumorali in poche ore ed hanno curato anche il cancro alle ossa di un
cane in soli 5 giorni.
Negli anni successivi l’azione dell’Artemisia Annua è stata studiata con successo su molte
linee cellulari tumorali come prostata, ovaie, colon, leucemia, melanoma,
pancreas ed in modelli animali da xenotrapianto, dimostrando in questo caso una
riduzione di volume e della diffusione.
Attualmente, al Dicembre 2015, sono presenti 452 studi
che dimostrano l’efficacia terapeutica dell’Artemisia
Annua, come potete constatare sul database dell’Università di
Washington.
PERCHE’ L’ARTEMISIA ANNUA E’ COSI’ POTENTE CONTRO IL
CANCRO.
Il componente attivo dell’Artemisia
Annua efficace contro il cancro è l’Artemisinina. Uno studio
condotto dall’Università della California, ha concluso: “In generale i nostri risultati mostrano che l’Artemisinina ferma il
fattore di trascrizione ‘E2F1’ e interviene nella distruzione delle cellule
tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la
riproduzione delle cellule del cancro”.
L’Artemisinina inoltre è così efficace perché colpisce
selettivamente le cellule tumorali senza danneggiare le cellule normali, a
differenza della chemioterapia. Infatti l’Artemisinina colpisce le
cellule contenenti eccessive quantità di ferro liberando radicali liberi
intracellulari che distruggono le cellule, e le cellule tumorali contengono
molto più ferro della media.
Il ferro si deposita nelle cellule tumorali con
speciali recettori che aiutano nella divisione cellulare. Le cellule normali
hanno anche questi recettori, ma le cellule tumorali li hanno in grandi
quantità e quindi possono essere una combinazione bersaglio di ferro e Artemisinina,
causando l’arresto della crescita cellulare e l’apoptosi in molte linee
cellulari tumorali.
TESTIMONIANZA DI GUARIGIONE CON FERRO E ARTEMISINA
Su questo aspetto abbiamo raccolto la testimonianza di Amedeo Gioia, docente romano che così ha scritto:
“Io sono la prova vivente che la cura con
l’artemisia annua funziona, operato due volte di cancro alla vescica, esame
istologico G3 e TNM: pT2, invitato a fare delle infiltrazioni di chemio.
L’oncologo le ha ritenute inutili in quanto i carcinomi avevano colpito anche
la prostata e l’ilio (intestino).
Ricoverato
in urologia al San Filippo Neri per l’asportazione di vescica, prostata ed un
tratto dell’intestino, avrei continuato a vivere con le sacchette per l’urina e
feci. Ho rifiutato la chemioterapia e mi hanno dimesso dandomi una settimana,
massimo due mesi di vita.
Mio
figlio ha scoperto che esisteva questa pianta, che distrugge le cellule
cancerogene, ed è riuscito a trovarla in soluzione alcolica (tipo fernet) e ho
incominciato ad assumerla, una correzione nel caffè la mattina, un bicchierino dopo pasto ed uno
dopo cena. Dopo 48 ore non avevo più dolori e dopo sei giorni orinavo quasi
normale (prima ogni ½ ora e con dolore).
Per
controllo ho fatto un’ecografia, esame del sangue per le marche tumorali ed una
TAC. Risultato non ho più nulla”.
COSA DICONO I MEDICI SULL’ARTEMISIA
Per il Dott. Len Saputo si
tratta addirittura di una bomba intelligente contro il cancro: infatti è
economica, si assume facilmente durante la giornata e si è dimostrata efficace
su ogni tipo di cancro. Il problema, come afferma lo stesso dottore americano,
è che le istituzioni non sono aperte a scardinare il sistema oncologico
tradizionale che si basa sulla chirurgia – chemioterapia – radioterapia.
Uno studio dell’Università di Washington diretto dai
dottori Narenda Singh e Henry Lai ha dimostrato che l’Artemisia si è
rivelata efficace nella distruzione del 75% delle cellule tumorali resistenti alle
radiazioni nel cancro al seno in sole 8 ore, ed ha raggiunto addirittura il
100% dopo soltanto 24 ore.
Come afferma il Dott.
Massimo Bonucci, medico specializzato in Oncologia Medica a Roma:
“Inoltre si l’Artemisinina che i suoi composti hanno dimostrato di avere effetti
anti-angiogenetici, interruzione della migrazione, modulazione della risposta
recettoriale nucleare, anti-infiammatori, anti-metastatici e perturbazione di
molte vie di trasduzione del segnale. Queste caratteristiche rendono i composti
dell’artemisinina
interessanti candidati farmaci chemioterapici anti cancro”.
Questi composti sono potenti e promettenti composti
antitumorali che producono effetti collaterali significativamente inferiore
rispetto ai tradizionali agenti chemioterapici. Attualmente non è approvata
come anti-cancro perché non ci sono studi clinici ma solo in vitro.
Poiché è almeno 29 anni che si conoscono queste
proprietà eccezionali antitumorali, ci si chiede come sia possibile che non la
sia voglia approvare? Forse ci sono interessi economici? Il fatto che
un’azienda farmaceutica americana sta cercando di brevettare un composto a base
di artemisinina
e fintanto che non sarà pronto non è conveniente approvarla, dato che da una
pianta non ci si guadagna molto rispetto ai guadagni enormi invece che può
fruttare la chemioterapia.
E’ possibile ordinare l’estratto idroalcolico di
artemisia annua e le fiale di ferro direttamente in farmacia. Puoi consultare
il gruppo Facebook “Quelli dell’Artemisia Annua” dove puoi trovare tante informazioni
utili (indirizzi per l’acquisto, posologia e testimonianze) con persone che
hanno provato e stanno provando l’artemisia annua.
1 commento:
OPERATO ?? : Ricoverato in urologia al San Filippo Neri per l’asportazione di vescica, prostata ed un tratto dell’intestino, avrei continuato a vivere con le sacchette per l’urina e feci. Ho rifiutato la chemioterapia e mi hanno dimesso dandomi una settimana, massimo due mesi di vita.
DAL 2016 AD OGGI, 2021, IN BUONE CONDIZIONI FISICHE ?? .
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