lunedì 21 marzo 2016

ARTEMISIA: Studi e Testimonianze

Questa pianta sta dando speranza a tantissime persone perché numerosi studi scientifici dimostrano la sua efficacia nel distruggere completamente le cellule tumorali. Ci sono anche le prime testimonianze di guarigione.



L’Artemisia Annua è un’antica erba cinese usata in passato per curare la malaria, da non confondere con l’Artemisia Absinthe che sarebbe l’assenzio romano che invece ha proprietà diverse.

A partire dal 1995 il Dipartimento di Bioingegneria dell’Università di Washington ha iniziato a studiare l’applicazione di questo antico rimedio cinese per la cura del cancro ed i risultati sono stati sbalorditivi.

Infatti hanno scoperto che in vitro distrugge le cellule tumorali in poche ore ed hanno curato anche il cancro alle ossa di un cane in soli 5 giorni.

Negli anni successivi l’azione dell’Artemisia Annua è stata studiata con successo su molte linee cellulari tumorali come prostata, ovaie, colon, leucemia, melanoma, pancreas ed in modelli animali da xenotrapianto, dimostrando in questo caso una riduzione di volume e della diffusione.

Attualmente, al Dicembre 2015, sono presenti 452 studi che dimostrano l’efficacia terapeutica dell’Artemisia Annua, come potete constatare sul database dell’Università di Washington.

PERCHE’ L’ARTEMISIA ANNUA E’ COSI’ POTENTE CONTRO IL CANCRO.

Il componente attivo dell’Artemisia Annua efficace contro il cancro è l’Artemisinina. Uno studio condotto dall’Università della California, ha concluso: “In generale i nostri risultati mostrano che l’Artemisinina ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1’ e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro”.

L’Artemisinina inoltre è così efficace perché colpisce selettivamente le cellule tumorali senza danneggiare le cellule normali, a differenza della chemioterapia. Infatti l’Artemisinina colpisce le cellule contenenti eccessive quantità di ferro liberando radicali liberi intracellulari che distruggono le cellule, e le cellule tumorali contengono molto più ferro della media.

Il ferro si deposita nelle cellule tumorali con speciali recettori che aiutano nella divisione cellulare. Le cellule normali hanno anche questi recettori, ma le cellule tumorali li hanno in grandi quantità e quindi possono essere una combinazione bersaglio di ferro e Artemisinina, causando l’arresto della crescita cellulare e l’apoptosi in molte linee cellulari tumorali.

TESTIMONIANZA DI GUARIGIONE CON FERRO E ARTEMISINA


Su questo aspetto abbiamo raccolto la testimonianza di Amedeo Gioia, docente romano che così ha scritto: “Io sono la prova vivente che la cura con l’artemisia annua funziona, operato due volte di cancro alla vescica, esame istologico G3 e TNM: pT2, invitato a fare delle infiltrazioni di chemio. L’oncologo le ha ritenute inutili in quanto i carcinomi avevano colpito anche la prostata e l’ilio (intestino).
Ricoverato in urologia al San Filippo Neri per l’asportazione di vescica, prostata ed un tratto dell’intestino, avrei continuato a vivere con le sacchette per l’urina e feci. Ho rifiutato la chemioterapia e mi hanno dimesso dandomi una settimana, massimo due mesi di vita.
Mio figlio ha scoperto che esisteva questa pianta, che distrugge le cellule cancerogene, ed è riuscito a trovarla in soluzione alcolica (tipo fernet) e ho incominciato ad assumerla, una correzione nel caffè  la mattina, un bicchierino dopo pasto ed uno dopo cena. Dopo 48 ore non avevo più dolori e dopo sei giorni orinavo quasi normale (prima ogni ½ ora e con dolore).
Per controllo ho fatto un’ecografia, esame del sangue per le marche tumorali ed una TAC. Risultato non ho più nulla”.

COSA DICONO I MEDICI SULL’ARTEMISIA

Per il Dott. Len Saputo si tratta addirittura di una bomba intelligente contro il cancro: infatti è economica, si assume facilmente durante la giornata e si è dimostrata efficace su ogni tipo di cancro. Il problema, come afferma lo stesso dottore americano, è che le istituzioni non sono aperte a scardinare il sistema oncologico tradizionale che si basa sulla chirurgia – chemioterapia – radioterapia.

Uno studio dell’Università di Washington diretto dai dottori Narenda Singh e Henry Lai ha dimostrato che l’Artemisia si è rivelata efficace nella distruzione del 75% delle cellule tumorali resistenti alle radiazioni nel cancro al seno in sole 8 ore, ed ha raggiunto addirittura il 100% dopo soltanto 24 ore.

Come afferma il Dott. Massimo Bonucci, medico specializzato in Oncologia Medica a Roma: “Inoltre si l’Artemisinina che i suoi composti hanno dimostrato di avere effetti anti-angiogenetici, interruzione della migrazione, modulazione della risposta recettoriale nucleare, anti-infiammatori, anti-metastatici e perturbazione di molte vie di trasduzione del segnale. Queste caratteristiche rendono i composti dell’artemisinina interessanti candidati farmaci chemioterapici anti cancro”.

Questi composti sono potenti e promettenti composti antitumorali che producono effetti collaterali significativamente inferiore rispetto ai tradizionali agenti chemioterapici. Attualmente non è approvata come anti-cancro perché non ci sono studi clinici ma solo in vitro.

Poiché è almeno 29 anni che si conoscono queste proprietà eccezionali antitumorali, ci si chiede come sia possibile che non la sia voglia approvare? Forse ci sono interessi economici? Il fatto che un’azienda farmaceutica americana sta cercando di brevettare un composto a base di artemisinina e fintanto che non sarà pronto non è conveniente approvarla, dato che da una pianta non ci si guadagna molto rispetto ai guadagni enormi invece che può fruttare la chemioterapia.


E’ possibile ordinare l’estratto idroalcolico di artemisia annua e le fiale di ferro direttamente in farmacia. Puoi consultare il gruppo Facebook “Quelli dell’Artemisia Annua” dove puoi trovare tante informazioni utili (indirizzi per l’acquisto, posologia e testimonianze) con persone che hanno provato e stanno provando l’artemisia annua.

1 commento:

francesco paolo ruggieri ha detto...

OPERATO ?? : Ricoverato in urologia al San Filippo Neri per l’asportazione di vescica, prostata ed un tratto dell’intestino, avrei continuato a vivere con le sacchette per l’urina e feci. Ho rifiutato la chemioterapia e mi hanno dimesso dandomi una settimana, massimo due mesi di vita.

DAL 2016 AD OGGI, 2021, IN BUONE CONDIZIONI FISICHE ?? .