Tutti pensiamo che mangiare frutta
significhi comprarla, sbucciarla, affettarla e portarla alla bocca.
Ma non è così semplice e banale.
È importante sapere come e quando mangiarla.
Qual’ è dunque il modo corretto di consumare la
frutta?
La prima regola è di non mangiarla mai a fine pasto, ma sempre a
stomaco vuoto.
Se voi imparerete a mangiare tanta frutta, ed a farlo
nel modo corretto, essa giocherà un ruolo basilare nella detossificazione del
vostro sistema corporale, e metterà a vostra disposizione una enorme quantità
di energia utile a farvi perdere eventuale sovrappeso ed a condurre al meglio
tutte le altre migliorie corporali.
IL PIÙ
IMPORTANTE CIBO UMANO
Se
mangi due fette di pane e poi una porzione di frutta, rovini un meccanismo
perfetto. La porzione di frutta è pronta per andare direttamente nell’intestino
tenue, nel duodeno, ma viene impedita di fare quel percorso e viene trattenuta
nello stomaco da quelle fette di pane, per cui l’intero pasto, sia il pane che
la frutta, si trasforma in un bolo acido carico di fermentazione, per cui tutto
è da considerarsi compromesso e rovinato. Si deve assolutamente mangiare la
frutta separatamente o comunque prima dei pasti e non alla fine.
LA
GENTE SBAGLIA E POI DÀ PURE LA COLPA ALLA FRUTTA
Ovvio
che poi si ascoltano lamentele in serie, tipo “Ogni volta che mangio l’anguria mi viene da ruttare”; “Se mangio il durian il mio stomaco si gonfia”;
“Se consumo una banana mi viene da
correre in bagno”; e altre amenità del genere, che mai succederebbero se ci
fossero da parte vostra migliori attenzioni.
Occorre
evitare che la frutta trovi sul suo cammino cibo indigerito e residui
putrefattivi di pasti precedenti e di digestioni prolungate oltremisura,
mandando se stessa ed il resto in putrefazione, e creando gas e rigonfiamenti
intestinali.
NON
ESISTONO FRUTTI ACIDIFICANTI
Capelli
bianchi, perdita di capelli, crisi di nervosismo, circoli scuri sotto gli
occhi, e altre cose del genere non succerebbero se imparassimo a consumare il
nostro cibo elettivo nelle giuste modalità, cioè a stomaco libero.
Non
esiste al mondo alcun frutto capace di acidificare il corpo umano, tanto meno
limoni e arance, che al contrario rappresentano quanto di meglio esiste per
alcalinizzare il nostro sistema ed evitare il ricorso ai tamponi antiacidi,
assai costosi in termini di enzimi e di energia interna.
CONFEZIONI,
BOTTIGLIE E LATTINE
Se
vi sentite di bere un succo di frutta, non avvenga mi da lattine, da confezioni
varie e da bottiglie di succhi pastorizzati, dal sapore simile o anche identico
a quello dei frutti, ma totalmente privi dei nutrienti originari, visto che il
calore fa una autentica strage di vitamine e micronutrienti, e che eventuali
aggiunte di vitamine sintetiche rendono ancor più velenoso il tutto.
In
ogni caso il succo spremuto o centrifugato va bevuto lentamente e a piccoli
sorsi, puntando ad una muscolazione con la saliva. Masticare il succo più che
inghiottirlo.
TRE
GIORNI A SOLA FRUTTA
Si
può sempre optare per un semi-digiuno di 3 giorni a sola frutta per una
ripulita del corpo. Basta consumare solo frutta e succo di frutta fresco da
mattina a sera, per 3 giorni, e sarete sorpreso dai vostri amici e dai vostri
familiari, che si accorgeranno di quanta salute radiante emetta il vostro viso!
QUALI
I MIGLIORI FRUTTI?
Il
Kiwi è piccolo ma potente e concentrato.
Ottima fonte di potassio, magnesio, vitamina-E e fibra. Il suo contenuto di
vitamina C è doppio rispetto all’arancia. Una mela al giorno tiene lontano il
medico di torno? È verissimo. Sebbene sia bassa in vitamina C, è
dotata di antiossidanti e di flavonoidi che, al pari dell’acido ascorbico, abbassano
il rischio di cancro al colon e di cardiopatie.
Le
fragole sono frutti protettivi, dotate come
sono di poteri anti-ossidanti e di azione specifica contro quei radicali liberi
che causano intasamenti vascolari e infiammazioni.
L’arancia rappresenta quanto di meglio esista.
Trattasi di medicina dolce e naturale. Una manciata di arance al giorno azzera
raffreddori e riniti, abbassa il colesterolo, previene e dissolve i calcoli
renali ed annulla il rischio di cancro intestinale.
L’anguria rappresenta quanto di meglio esista per
soddisfare le sete. Composta del 92% di acqua, è anche confezionata dalla
natura con una dose gigantesca di glutatione, basilare per dare la carica al
sistema immunitario. È anche una fonte chiave di licopene, il maggior
anti-ossidante e anti-cancro previsto in natura. All’anguria non mancano
ovviamente vitamina C, potassio e tanta preziosa acqua biologica per ricambiare
le nostre acque stagnanti.
I
meloni sono da considerarsi suoi ottimi e
deliziosi cugini. Frutti speciali, rigorosamente non mescolabili ad altri cibi.
Guava e papaia meritano lo scettro per la vitamina C,
essendo di gran lunga i frutti che ne contengono di più. Il guava è anche ricco
di fibra vegetale, indispensabile a prevenire fenomeni costipativi. La papaia
contiene pure carotene, utile per gli occhi, e la famosa papaina, fantastica
per aiutare la digestione.
SUL
BERE ACQUA
È
incredibile vedere come la gente sappia avvelenarsi anche con le cose più
innocenti. Respira aria e non si accorge se è pura o condizionata o riscaldata
e semplicemente viziata. Beve acqua e lo fa nel modo più irresponsabile,
bevendola durante ed alla fine dei pasti, provocando diluizione e
depotenziamento dei succhi gastrici. Come se non bastasse la
beve fredda o addirittura col ghiaccio.
Queste
cose significano blocco digestivo assicurato. L’acqua fredda tende a far
solidificare gli oli ingeriti durante il pasto, con inevitabile rallentamento
digestivo. Una volta che questo pantano oleoso reagisce con l’acido stomacale,
va giù e viene assorbito dall’intestino prima del cibo solido, intasando
l’intestino e formando nuovi grassi che portano a formazioni tumorali. Se
proprio volessimo bere dell’acqua coi pasti, essa sia limitatissima e calda.
EVULOSIO
O FRUTTOSIO NATURALE
Succo
di frutta fresco significa levulosio o fruttosio. Nulla a che fare con lo
zucchero comune saccarosio, che è autentico veleno. Nulla a che fare col
fruttosio sintetico, pure negativo per la salute. Il fruttosio naturale sta
solo nella frutta fresca e nel miele non cotto, mescolato al glucosio naturale
che è suo isomero (costituito dagli stessi elementi-base ma con diverse
proprietà chimiche, imputabili a diversità strutturali-molecolari).
Il
levulosio si forma nell’inversione del saccarosio e per idrolisi dell’inulina
(cugina dell’insulina). Ha potere dolcificante superiore a quello del
saccarosio. Il fruttosio è indicato per i diabetici, al contrario del
saccarosio.
IL
SUCCO D’UVA
La
migliore fonte di zucchero naturale per i bambini sta decisamente nel succo
d’uva fresco.
Se
manca la frutta, i datteri e i fichi sono la seconda fonte di fruttosio
naturale. Il succo di fichi e datteri seccati al sole si ottiene mettendoli
affettati in una terrina e riempendola con dell’acqua distillata o comunque
leggera.
Si
copre il tutto con coperchio e si lascia tutta la notte. Il giorno successivo
si beve l’acqua dolce, non senza aver prima spremuto i frutti rigonfiati
d’acqua.
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