Un bellissimo e attualissimo pezzo del prestigioso
opinionista USA Craig Roberts commenta
impietosamente le rivelazioni sul TTIP.
Questo
accordo, propagandato come moderno e benigno, non è che uno strumento nelle
mani delle multinazionali senza scrupoli per sovvertire le leggi degli stati
democratici, in modo da massimizzare il proprio profitto.
Gli europei sono quelli che hanno più da perdere,
avendo alti standard per la protezione dell’ambiente e della salute che
sarebbero subito messi a rischio a vantaggio dei profitti delle grandi
corporazioni.
Chi difende questi trattati, che solo nel segreto e
dietro le spalle possono essere approvati sopra la testa delle loro vittime,
non può essere che un traditore del suo popolo, disposto a sacrificare la
propria gente in nome del profitto e della propria carriera.
Di Paul Craig Roberts,
4 Maggio 2016.
Greenpeace ha fatto un grosso favore a quelle Nazioni
i cui rappresentanti sono così corrotti o così stupidi da voler firmare gli “accordi commerciali” Trans-Pacifico e Trans-Atlantico.
Greenpeace
si è impadronita e ha pubblicato documenti segreti che Washington e le
multinazionali stanno imponendo all’Europa.
I documenti ufficiali son la prova che la descrizione
che ho dato di questi “accordi
commerciali” fin dalla prima volta che sono saliti alla ribalta era
assolutamente corretta.
I cosiddetti “accordi
di libero scambio commerciale” non sono accordi di scambio commerciale. Lo
scopo di questi “accordi”, scritti dalle multinazionali, è rendere le stesse
multinazionali immuni alle leggi degli stati sovrani nei quali fanno affari.
Qualsivoglia legge, che riguardi la sfera sociale, ambientale, la salute, la
tutela del lavoro – qualsiasi legge o regolamento – che ha impatto sui profitti
delle multinazionali viene definita un “ostacolo al commercio”.
Questi “accordi” consentono alle multinazionali di fare
causa al fine di sovvertire la legge o regolamento e di ottenere un indennizzo
pagato dai contribuenti dei paesi che provano a proteggere il proprio ambiente
o la salute del proprio cibo e dei propri lavoratori.
La causa non viene tenuta nei tribunali del paese o in
un qualsiasi tribunale, bensì in un’aula gestita dalle multinazionali, in cui
esse rappresentano l’accusa, il giudice e la giuria.
In altri termini, gli “accordi” danno alle
multinazionali il potere di sovvertire le decisioni delle democrazie.
Apparentemente, l’Europa è un insieme di democrazie. Le
democrazie emanano leggi per proteggere l’ambiente e la sicurezza del cibo e
dei lavoratori, ma queste leggi emanate democraticamente riducono i profitti.
Qualunque cosa che non sia uno sfruttatore, con salari
da fame, nessuna protezione ambientale, nessuna legge a protezione di cibo e
lavoratori, può essere sovvertita dalle multinazionali secondo il testo di
questi “accordi”.
Solo un traditore, e ben pagato, potrebbe firmare un
accordo del genere.
Secondo me, perfino le tasse sulle multinazionali
possono essere impugnate in quanto, ovviamente, riducono i loro profitti.
Gli
“accordi” Trans-Pacifico e Trans-Atlantico sono stati negoziati in segreto.
La ragione è ovvia. Se la gente avesse saputo in che modo veniva tradita, si
sarebbe stata una tempesta di proteste. Gli addetti alle pubbliche relazioni
delle multinazionali, e i loro propagandisti che scrivono sui quotidiani
finanziari, potevano negare le mie accuse, dato che non avevo documenti
ufficiali a cui riferirmi.
Gli “accordi” sono dei trattati. Secondo la Costituzione USA, i trattati sono
una prerogativa del Congresso, non di una squadra di Rappresentanti del
Commercio che rappresentano non la gente, ma le multinazionali che lavorano a
proprio vantaggio. Per aggirare la Costituzione USA, gli accordi non sono
definiti come trattati.
Possiamo vedere come viene preparato il
terreno per la corruzione.
Quello che succede è che i Rappresentanti USA del
Commercio “negoziano” con quelli delle altre nazioni. Qualsiasi resistenza
all’accordo viene superata con corruzione o intimidazioni. Tutti i negoziati
vengono condotti in segreto.
Quando i rappresentanti firmano l’accordo, viene
presentato agli organi legislativi dei Paesi. Ai legislatori viene detto che
devono approvare l’accordo per non sprecare tutto il duro lavoro durato così
tanto, e che l’accordo è nell’interesse di tutti, come attestato da tutti i
rappresentanti corrotti e minacciati.
Questi “accordi
commerciali” vengono confezionati negli USA, perché sono le multinazionali
americane e le grandi banche USA i più grandi attori dell’economia globale, e
gli accordi che le multinazionali portano avanti danno a loro egemonia
economica sui Paesi che firmano gli accordi. Gli “accordi” Trans-Atlantico e Trans-Pacifico sono
strumenti dell’imperialismo finanziario americano.
Oggi (3 Maggio 2016) ho discusso su Press TV con
Sean O’Grady, responsabile del settore
finanza del giornale britannico Independent. La cosa straordinaria è che O’Grady ha
assunto una posizione totalmente contraria a quella del suo giornale. Gli ho
suggerito di leggere il suo stesso giornale.
Ieri un articolo di Independent
riportava che “i documenti trapelati mostrano che le multinazionali USA otterranno
poteri senza precedenti sulla salute pubblica o sui regolamenti di sicurezza da
introdurre in futuro”.
Se un governo europeo avrà l’ardire di emanare leggi
che aumentino gli standard sociali o ambientali, il TTIP
darà diritto agli investitori USA di fare causa per una perdita di profitti nel
sistema giudiziario delle stesse multinazionali che non vale invece per le
ditte locali, per i governi o per chiunque altro. Per tutti quelli che
sostenevano che stavamo solo spaventando la gente e che la UE non avrebbe mai
permesso una cosa simile: “avevamo
ragione, e voi avevate torto”.
Per come la vedo io, la situazione è perfino peggiore
di come la descrive l’articolo. Il TTIP si applica anche a leggi già in vigore,
come la legge francese contraria ai semi ed ai prodotto OGM.
L’articolo dell’Independent continua così:
“Le scioccanti rivelazioni odierne riguardo il testo
del TTIP segnano l’inizio della fine per
l’odiato trattato di scambio USA-UE, e un momento chiave nel dibattito sul
Brexit. I negoziatori non eletti sono riusciti a continuare i negoziati finora
grazie ad un livello assurdo di segretezza, con minacce di persecuzioni per
chiunque divulgasse i contenuti del trattato.
“Ora, per la prima volta, la gente dell’Europa può
vedere coi suoi occhi cosa la Commissione Europea ha continuato a fare tenendo
tutti all’oscuro – e il risultato non è edificante.
I documenti trapelati del TTIP,
pubblicati questa mattina da Greenpeace, sono di 248 pagine e coprono 13 dei 17
capitoli dove un accordo iniziava a prendere forma. Il testo include materie
molto controverse come gli standard di qualità del cibo europeo, che già si
sapevano a rischio a causa del TTIP, così come
dettagli su specifici argomenti come il piano USA di porre fine al bando
europeo contro il cibo proveniente da Organismo
Geneticamente Modificati.
“Il testo trapelato rivela inoltre come la Commissione
Europea si stia preparando ad aprire l’economia europea alla competizione
sleale delle multinazionali USA, pur riconoscendo le disastrose conseguenze che
questo porterà ai produttori europei, che devono soddisfare standard molto più
alti di quello che devono fare quelli USA.
“Secondo statistiche ufficiali, almeno un milione di
posti di lavoro verrebbero persi come risultato diretto del TTIP – e questa cifra si raddoppia se l’accordo
dovesse compiersi completamente. Tuttavia possiamo vedere che i negoziatori UE
si preparano a sacrificare interi settori delle proprie economie sull’altare
del TTIP, senza curarsi delle conseguenze
umanitarie.
“La Commissione Europea aveva vietato per 30 anni
l’accesso pubblico ai testi delle negoziazioni riguardo al TTIP quando le trattative sono cominciate nel 2013,
ben sapendo che non sarebbe stata in grado di sopravvivere alla rabbia della
gente se questa avesse potuto vedere il testo dei negoziati.
In risposta, gli oppositori chiedevano una “strategia Dracula” contro il trattato:
esponi il vampiro alla luce del sole e questi morirà certamente. Oggi la porta
è stata spalancata ed i primi raggi di sole illuminano il TTIP. I negoziatori UE non potranno mai più ritornare
nell’ombra come prima.
“Per quelli tra di noi che sono immersi nelle
discussioni sul Brexit, lo spettacolo mostrato dai negoziatori del TTIP ai popoli europei è la dimostrazione più potente
che esista del deficit democratico presente nel cuore delle istituzioni UE”.
Le rivelazioni sono sconcertanti per il popolo
britannico e per i popoli europei. Per esempio, l’Independent dice che il TTIP potrebbe comportare la privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e che il parlamento
UK non avrebbe alcun potere per impedirlo.
Nella nostra discussione Sean O’Gready si è comportato
come un ciarlatano, un propagandista degli interessi delle multinazionali che
stanno dietro il TTIP. Ha sostenuto che esso è
un accordo di libero scambio che avrebbe dato benefici a tutti proprio come il NAFTA ed altri accordi simili hanno fatto in passato.
Che vada a dirlo ai lavoratori americani costretti ad emigrare.
Ha detto che era un peccato che la segretezza potrebbe
aver urtato le prospettive dell’accordo e che sarebbe stato meglio se i
contenuti del patto fossero stati noti mentre venivano negoziati. In questo
modo, ha detto, l’accordo non sarebbe stato minacciato dall’effetto scioccante
dei documenti trapelati.
O’Grady ha anche sostenuto che nessuno per il momento
ha sottoscritto il patto, nonostante il fatto che i rappresentanti abbiano già
trovato l’accordo. Forse quello che intendeva è che i legislatori non hanno
ancora dato la loro approvazione.
Il titolo dell’articolo dell’Independent suggerisce che le
rivelazioni impediranno l’approvazione: “dopo che le informazioni trapelate
hanno mostrato a cosa serve, il TTIP potrebbe essere arrivato al capolinea”. In
questo caso, O’Grady pensa che sarebbe una grossa perdita. Per le
multinazionali naturalmente, non per la gente che rischia di subirne le
conseguenze.
Le rivelazioni di Greenpeace dovrebbero mettere
una pietra sopra il patto, ma non ne sono completamente sicuro. Il presidente
francese Hollande ha detto, per ora, che la Francia non lo firmerà così com’è
ora. In altre parole, cambiate un po’ com’è scritto in modo che possiamo sostenere
di averlo messo a posto.
Il principale negoziatore UE, Ignacio
Garcia Bercero, un probabile candidato ad aver ricevuto una generosa
mazzetta, è corso in difesa del TTIP dichiarando
che Greenpeace
si “sbaglia completamente”. La dichiarazione di Bercero non ha alcun senso. Greenpeace
ha pubblicato documenti ufficiali. Nessuno nega che i documenti fossero
autentici. Perciò sembra che Barcero sostenga che i documenti ufficiali erano
sbagliati. Occorre ammettere che il ragazzo si dà parecchio
da fare per essere ben pagato.
Barcero ha proseguito, secondo la BBC, dicendo che “non è corretto dire che gli USA stiano
spingendo per abbassare il livello degli standard UE”. E questa è una bugia
incredibile! Perfino quelli che tentano di minimizzare il contenuto dei
documenti trapelati ammettono che gli USA stanno facendo esattamente questo. Si
difendono dicendo che gli europei ancora non hanno ceduto.
È
veramente disonesto da parte di Bercero o O’Grady di chiunque altro far finta
che il TTIP non abbia avuto come obiettivo fin
dall’inizio di stabilire l’egemonia delle multinazionali sui governi dei paesi
democratici. Io ho sostenuto esattamente questo appena le multinazionali hanno
incominciato a muoversi. Non c’è alcun dubbio che gli “accordi” Trans-Pacifico e Trans-Atlantico
abbiano come obiettivo l’immunità del capitalismo globale nei
confronti delle leggi dei Paesi sovrani.
Il
Commissiario UE al commercio Cecilla Malmstroem,
secondo la BBC, “sta dirigendo i negoziati del TTIP”. Malmstroem, un’altra
probabile destinataria di generose mazzette, dichiara: “semplicemente non sono
interessata ad abbassare gli standard”.
La sua
dichiarazione è fuorviante. Non sta cercando di abbassare gli standard. Sta
cercando di rendere possibile al capitalismo globale di sovvertire qualsiasi
standard, basso o alto che sia.
Da
quando ho incontrato Sean O’Grady, una
persona di cui non rispetto più l’integrità morale, mi aspetto che la stampa
finanziaria occidentale, ampiamente al soldo delle multinazionali, faccia
quadrato e discrediti i documenti trapelati facendoli passare come una qualche
“ipotesi di complotto” di Greenpeace.
Perfino
davanti a me che sono un ex Assistente Segretario del Tesoro USA e scrittore
del Wall Street Journal, O’Gray non si è
vergognato di distorcere l’interpretazione del trattato, facendolo passare come
un buon accordo rovinato solo dalla segretezza. Se non fosse stato segreto, ha
detto O’Grady, sarebbe andato buono.
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