Il CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica)
è una struttura innovativa e tecnologicamente avanzata, voluta dal Ministero della Salute con Legge n° 388 del
23.12.2000, per il trattamento di tumori radio resistenti o non operabili,
mediante l’uso di ioni carbonio e protoni.
Nella sala sperimentale, nelle aree dedicate e nei laboratori si effettuano anche attività di ricerca clinica, radiobiologica e traslazionale.
Nella sala sperimentale, nelle aree dedicate e nei laboratori si effettuano anche attività di ricerca clinica, radiobiologica e traslazionale.
A Pavia un gruppo di fisici ed ingegneri hanno messo a
punto una macchina per la cura dei tumori che esiste solo in altri tre luoghi
nel mondo: Giappone, Cina e Germania.
Questo enorme macchinario, che occupa diverse stanze
del centro, è una struttura in cui viene iniettato un gas ricco di idrogeno o
carbonio che crea un fascio di protoni o di ioni carbonio che percorrono questa
circonferenza un milione di volte in mezzo secondo.
Ad ogni giro le particelle aumenta d’energia. Il
carbonio richiede grandi macchine per venire accelerato, ma quando arriva a
colpire la cellula tumorale è tre volte più efficace dei raggi x.
Roberto Orecchi,
direttore scientifico della fondazione CNAO, spiega: “Il carbonio è più pesante e lascia una traccia all’interno della
cellula. Nel suo percorso ad elevata intensità lascia una traccia tale che
tutto quello che incontra, anche in questo caso del DNA, lo rompe. Questo è un
tipo di danno non riparabile dalla cellula”.
Pertanto anche un tumore radioresistente può essere eliminato con gli ioni carbonio. Tutto questo sistema è stato messo insieme dall’eccellenza italiana nella fisica.
Pertanto anche un tumore radioresistente può essere eliminato con gli ioni carbonio. Tutto questo sistema è stato messo insieme dall’eccellenza italiana nella fisica.
Sandro Rossi,
Direttore Generale CNAO, spiega il funzionamento del sincrotrone: “Questo anello che ha una circonferenza di
circa 80 metri, quando le particelle entrano in quell’anello cominciano ad
accelerare ed incominciano ad arrivare a circa il 60-70% della velocità della
luce. Quindi i fisici, gli ingegneri, selezionano l’energia giusta per arrivare
dove esattamente il medico dice che bisogna fermare il fascio per trattare quel
tumore”.
Con questa tecnica che si chiama Adroterapia, stanno curando anche i sarcomi. “I
sarcomi sono universalmente conosciuti come tumori radio resistenti –
dichiara Roberto Orecchi – La probabilità di controllo locale con la
Radioterapia generalmente non supera il 50-60%”.
Con la tecnica dell’Adroterapia, invece i dati sono più
incoraggianti e arrivano all’80-85% di successo sulla malattia, in pratica significa
di fatto la guarigione del paziente. Stanno emergendo anche altre indicazioni
come il tumore del pancreas, che normalmente si riesce a curare nel 20% dei
casi.
Con l’Adroterapia sono state registrate percentuali di
sopravvivenza a due anni libera da malattie del 45%. Di solito tumori
resistenti ai raggi x sono quelli della base cranica, tumori delle ghiandole
salivari, tumori del retto, melanoma dell’occhio, e la prospettiva è quello di
applicarlo anche per i tumori che colpiscono i bambini.
Oltre 600 sono i pazienti curati nel centro CNAO
costruito per 150 milioni di euro di cui 95 messi a disposizione dallo Stato in
base alla legge istituita dalla fondazione Veronesi del 2000. Nonostante sia
sconosciuta l’invenzione del Sincrotrone è orgoglio tutto italiano realizzato
con l’Istituto di fisica nucleare Politecnico di
Milano e l’Università di Pavia. Al
progetto hanno partecipato 600 ditte di cui 500 italiane.
Come funziona: Il lettino motorizzato in cui si stende
il paziente, come se fosse una tac, è dotato di un laser con un puntamento ad
altissima precisione colpisce il tumore in tante fette, come dichiara il
direttore della fondazione; tali fette si scindono in un millimetro ciascuno e
fetta per fetta colpisce il tumore.
Il trattamento varia dai 2 ai 15 minuti ed è perfettamente indolore.
Il trattamento varia dai 2 ai 15 minuti ed è perfettamente indolore.
Si curano anche pazienti che non avrebbero alternative.
Purtroppo questa struttura, anche se finanziata dallo Stato, non tutti la
conoscono perché non figura tra i centri di cura nazionale per il tumore. Il
trattamento completo costa 24 mila euro e finora solo le regioni Lombardia ed
Emilia Romagna rimborsano l’intero costo della cura.
Protone |
Altre regioni in Italia richiedono prima
un’autorizzazione visto che molte Asl ignorano ancora il trattamento
dell’Adroterapia. Purtroppo per far si
che il CNAO venga elencato tra i centri riconosciuti per la cura del
tumore si dovrà aspettare l’aggiornamento della legge di stabilità con l’elenco
di malattie che potranno essere curate con l’adroterapia e completamente
rimborsabili.
Un aggiornamento che dovrebbe avvenire nell’immediato futuro visto che le persone in Italia malate di sarcomi sono oltre 4.500, tutti tumori resistenti alla tradizionale radioterapia.
Un aggiornamento che dovrebbe avvenire nell’immediato futuro visto che le persone in Italia malate di sarcomi sono oltre 4.500, tutti tumori resistenti alla tradizionale radioterapia.
Il CNAO è stato istituito per volontà del Ministero della Salute e la Fondazione CNAO, incaricata della sua
realizzazione, costruzione e funzionamento, è stata insediata a Milano il 21
Novembre 2001, sotto la guida del prof. Ugo Amaldi.
Il centro si trova a Pavia e la sua inaugurazione è avvenuta il 15 Febbraio del
2010.
Nell’Ottobre 2011 sono iniziati i trattamenti su
pazienti volontari e selezionati dal Ministero
della Salute. Il CNAO si prefigge lo scopo di curare i pazienti affetti
da tumori solidi mediante l’uso di fasci di protoni e ioni carbonio: si tratta
di particelle denominate adroni, da cui il nome della terapia. Nello stesso
tempo effettuerà ricerca scientifica per individuare strumenti sempre più
efficaci nella lotta contro il cancro.
In altri termini, il CNAO opererà a due livelli:
presterà assistenza medica diretta ai malati di cancro e farà ricerca clinica e
radiobiologica. Il centro funzionerà con prestazioni di
carattere ambulatoriale; non sono previsti servizi di assistenza in regime di
ricovero ordinario. A livello tecnologico il CNAO si avvale di un Sincrotrone di 25 metri di diametro, in grado di
accelerare sia protoni, sia ioni di carbonio.
Protoni e ioni saranno prodotti in due sorgenti,
pre-accelerati da acceleratore lineare, seguito da una linea di iniezione per
il trasferimento delle particelle nell’anello del Sincrotrone dove verranno
ulteriormente accelerate ed estratte ad energie sino a 250 MeV per i protoni e
480 MeV/u per gli ioni carbonio.
Il CNAO ha tre sale di terapia, una delle quali dotata
di un sistema di trattamento con fascio sia orizzontale che verticale. In
funzione del tipo di particelle utilizzate (protoni o ioni carbonio) e della
loro energia, potranno essere irradiati tumori a profondità variabili da 1 a 27
cm.
Per contattare il centro http://fondazionecnao.it/it/
telefono 0382-078.963
Fonte: lastella.altervista.org
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