domenica 28 luglio 2013

LA RISONANZA

IL FENOMENO DELLA RISONANZA




Ogni sistema oscilla liberamente con una propria frequenza che dipende dalle sue caratteristiche geometriche, fisiche  e chimiche.
La risonanza è una condizione fisica che si verifica quando un sistema oscillante forzato viene sottoposto a sollecitazione periodica di frequenza pari all'oscillazione propria del sistema.
Verificandosi tale condizione, il sistema riceve continuamente energia dall'esterno e potrebbe anche distruggersi.
Un esempio famoso è stato il crollo del ponte di Angeres, in Francia, avvenuto nel 1850. In quell'occasione passarono sul ponte diverse centinaia di soldati, che marciavano al passo: i colpi dei piedi sul ponte lo fecero vibrare in modo tale da amplificarne le oscillazioni spontanee fino a staccare il cavi dai loro punti di ancoraggio.
Altro esempio classico è la distruzione del ponte di Takoma Narrows, avvenuta nel 1940, che aveva la frequenza propria coincidente con quelle delle raffiche di vento: il ponte ha iniziato ad oscillare con un'ampiezza via via crescente fino alla sua distruzione.
Altri esempi di risonanza sono l'usura di parti meccaniche che vibrano oppure la rottura di vetri o bicchieri causata dal canto di un tenore.
In molti casi la risonanza è anche la causa dei danni arrecati dal terremoto.
Come nel 1989 un violento terremoto avvenuto nella zona di San Francisco, California, fece crollare un tratto di autostrada sopraelevata.
In quella occasione le onde sismiche avevano una frequenza di circa 1,4 Hz e sono entrate in risonanza con le oscillazioni della carreggiata. La strada ha dunque iniziato a vibrare con un'ampiezza sempre più grande, fino a crollare.


Nel mondo fisico Newton evidenziò il principio di causa ed effetto: ad ogni azione corrisponde un'azione uguale e contraria.   
Ogni nostro pensiero elaborato genera una particolare distinta frequenza, e questa frequenza genera una reazione da parte dell'universo.
Il principio di causa ed effetto si applica anche al pensiero.

Una persona, durante la sua giornata, vive diversi "stati di coscienza".
Dallo stato ordinario di veglia, nelle normali attività diurne, a diverse fasi di sonno nelle ore notturne.
Anche gli stati di coscienza straordinari fanno parte della comune esperienza:
quando una persona si sente intuitiva, creativa, lucida o rilassata, semplicemente il cervello lavora su attività elettrochimiche, manifestate attraverso onde elettromagnetiche, le onde celebrali.
La frequenza di queste onde, calcolata in "cicli al secondo" o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attività in cui il cervello è impegnato e si misura con apparecchi elettronici.
Gli scienziati suddividono le onde in quattro tipi, che corrispondono a quattro fasce di frequenza, che riflettono le diverse attività del cervello.

Onde Delta :
hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz e sono associate al maggiore profondo rilassamento psicofisico. Le onde cerebrali a minore frequenza sono quelle proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell'abbandono totale.
In questo senso vengono prodotte durante i processi inconsci di autogenerazione e di autoguarigione.

Onde Theta

la loro frequenza è tra i 4 ed i 8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa.
Tendono ad essere prodotte durante la meditazione profonda. Il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (fase del sogno).
Durante la veglia le onde theta indicano una conoscenza intuitiva e una capacità immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creatività ed alle attitudini artistiche.

Onde Alfa :
hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate ad uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. La mente, calma e ricettiva, è concentrata sulla soluzione di problemi esterni, o sul raggiungimento di uno stato meditativo leggero.
Le onde alfa dominano nei momenti introspettivi, o in quelli in cui più acuta è la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso.
Sono tipiche, per esempio, dell'attività cerebrale di chi è impegnato in una seduta di meditazione o la pratica dello yoga.

Onde Beta :
hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz e sono associate alla fase di veglia, quando la concentrazione è focalizzata sugli stimoli esterni.
Le onde Beta sono alla base delle fondamentali attività di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo circostante. Permettono la reazione più veloce e l'esecuzione rapida di azioni. Nei momenti di stress o di ansia le onde beta danno la possibilità di tenere sotto controllo la situazione e dare veloce soluzione ai problemi.






1 commento:

Blogger ha detto...

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