Il progetto si chiama “ Muovere le Montagne”. In
realtà si tratta di spianare la cima di centinaia di monti e colline per
ricavare terra pianeggiante e costruire case e palazzi.
L’idea è degli urbanisti cinesi e anche
l’allarme viene dalla Cina: tre scienziati dell’Università Chang’an hanno
scritto un saggio sulla rivista Nature
per denunciare i rischi di un piano mai tentato prima su così vasta scala e che
potrebbe avere un impatto devastante.
Settecento
Montagne
I bulldozer sono al lavoro da più di due anni tra le
montagne intorno a Lanzhou, nella provincia occidentale del Gansu e intorno a
Yan’an nello Shaanxi, dove l’obiettivo è di raddoppiare l’area urbana creando
altri 78 Km quadrati di terra edificabile.
In tutto si calcola che 700 tra montagne e colline
vengano rasate; le ruspe usano la terra rovesciandola a valle, per creare zone
pianeggianti. Il costo del gigantesco piano “Muovere le Montagne” è stimato in
22 miliardi di Yuan ( circa 2,6 miliardi di Euro ).
Se ne dovrebbero ricavare in tutto 250 Km quadrati di
area pianeggiante per allargare le città di Lanzhou, Yan’an, Chongqing, Shiyan,
Yichang. Secondo i tre ricercatori cinesi che hanno scritto su Nature, però,
nessuno ha valutato con attenzione l’impatto ambientale.
Impatto
Ambientale
Dice il professor Li Peiyue della Scuola di Scienze
Ambientali della Chang’an: “Siccome non ci sono stati tentativi di alterare il
territorio su una scala tanto vasta nel mondo, non ci sono linee guida a cui
fare riferimento”.
Trasformare le colline in pianure disperde una quantità
di polvere nell’atmosfera, inquina le vie d’acqua, può causare valanghe e
smottamenti, alluvioni e mette a rischi fauna e flora della regione.
A Lanzhou i lavori si sono dovuti fermare
temporaneamente perché la polvere creata dai bulldozer che spianavano le montagne
si era dispersa nell’aria rendendola irrespirabile: nessuno aveva pensato
nemmeno di bagnare la terra prima per appesantirla e ridurre la dispesione.
A Shiyan, nella provincia Hubei, cercare di trasformare
le colline in valli ha causato valanghe e allagamenti e alterato il corso dei
fiumi, hanno scritto nella loro realzione i professori Li Peiyue, Qian Hui e Wu
Jianhua.
Rischi
per gli abitanti
Le amministrazioni locali cinesi pensano di vendere la
nuova terra edificabile ai costruttori: sostengono che le città come Lanzhou insaccate tra le
montagne hanno bisogno di svilupparsi e che spianando le alture si risparmiano
altre zone agricole.
Ma il professor Li Peiye avverte: “ La nuova terra pianeggiante creata con il materiale di riporto è
un’incognita: sarà sufficientemente stabile per consentire la costruzione di
palazzi? Secondo i nostri calcoli ci
vorrebbe molto, molto tempo perché il nuovo terreno si stabilizzi”.
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