Una
bottiglietta rivoluzionaria, che non inquina, ecologica e per giunta si può
anche mangiare.
Un materiale ecologico, rispettoso dell’ambiente, che
non inquina e in più si può mangiare; è una nuova bottiglia inventata da un
gruppo di scienziati, utilizzando la tecnica innovativa, già in uso da molti
chef, per la preparazione dei loro piatti.
Fino ad oggi, la plastica è stato il
materiale più usato come recipiente per molti prodotti alimentari, in
particolare per contenere i liquidi (bibite, latte, acqua ecc…); però è uno dei
materiali meno biodegradabili al mondo, quindi molto inquinante per l’ambiente,
ed è per questo motivo che si sta facendo il possibile per riciclarlo o
addirittura eliminarlo del tutto dal mercato.
Grazie alla tecnica della sferificazione, si è riusciti
a creare un contenitore gelatinoso che, al suo interno, racchiude il liquido da
bere. La sferificazione è un procedimento (già in uso da molto tempo in ambito
gastronomico) grazie al quale gli chef possono trasformare sostanze
commestibili in forma più o meno solida, per dare ai loro piatti un tocco
artistico di gran classe.
Questa tecnica usata nella gastronomia molecolare, resa
famosa dallo chef Ferran Adrià, permette di creare ravioli o caviale con una
textura rigida all’esterno lasciando l’interno in forma liquida, dando una
particolare sensazione al palato di chi degusta il piatto.
Questa trasformazione, da liquido a solido, usata anche
per creare la nuova bottiglia commestibile chiamata Ooho, si ottiene miscelando
un liquido con alginato e successivamente il prodotto viene immerso in un bagno
calcico (acqua mescolata a calcio) e immediatamente trasferito in acqua neutra,
per eliminare il calcio, e fermare il processo di sferificazione, rendendo così
l’esterno del materiale più solido.
Grazie a questa scoperta innovativa, gli scienziati
Rodrigo Garcia Gonzales, Pierre Paslier e Guillaume Couche, sono riusciti a
realizzare la bottiglia commestibile che può contenere acqua, vincendo, per
giunta, il prestigioso premio “Lexus Design Award 2014”, dando un nuovo imput
alle case produttrici di materiale plastico.
Ooho, la bottiglia che si può mangiare, è un
contenitore gelatinoso composto di due membrane: una interna che racchiude
l’acqua e l’altra esterna che protegge sia la membrana interna che l’acqua da
bere.
La membrana esterna, gelatinosa, composta di alghe
brune e cloruro di calcio è resistente e protegge l’interno membranoso più
sottile e l’acqua; come avviene nell’uovo, dove una membrana separa il tuorlo
dall’albume.
La particolarità della bottiglia Ooho è dopo aver
bevuto l’acqua, la si può anche mangiare, evitando così il problema di
abbandonare nell’ambiente il contenitore vuoto, anche se ovviamente è
biodegradabile e non inquinante.
Il piccolo problema di questa bottiglia commestibile è
che il suo sapore non è ottimo, ma se si riesce ad ingerirla non provoca nessun
danno collaterale nell’organismo. Presto questo materiale sostituirà la
plastica, speriamo che oltre ad essere utile per l’ambiente, gli scienziati
riescano a darle un buon sapore.
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