Esso funziona in base a dei principi fisici ancora non
del tutto chiari, secondo i quali attingerebbe energia dallo spazio
circostante.
La N-Machine ha un
rendimento del 500%, cioè produce 5 volte l’energia che consuma, in quanto
estrae l’energia da una nuova ricchissima fonte, prima sconosciuta, lo spazio,
con un metodo assolutamente rivoluzionario.
Nel 1831 Faraday condusse degli esperimenti con i
generatori elettrici; uno di essi portò all’invenzione del generatore a due
pezzi (rotore e statore; in un altro esperimento invece egli costruì un
generatore omopolare che è, in sostanza, il prototipo della N-Machine di De
Palma.
Visto con grande scetticismo e ignoranza dagli scienziati
di allora, il generatore omopolare fu abbandonato. Anziché avere un rotore ed
uno statore, come i generatori convenzionali a due pezzi, la N-Machine ha solo
il primo; ogni metà volano rappresenta un polo, un contatto elettrico è posto
sull’asse, l’altro sul bordo del giroscopio, e l’elettricità è presa
direttamente sul magnete.
Fatto sta che nonostante la N-Machine sia stata
collaudata da centinaia di scienziati americani, da una ventina d’anni,
l’ufficio brevetti si rifiuta di concedere il brevetto per qualsiasi
dispositivo che si proponga di produrre più di quanto consuma.
De Palma mette in evidenza che la sua invenzione non è
una macchina a moto perpetuo, che violerebbe il principio di conservazione
dell’energia, ma di una rivoluzionaria invenzione che permette di “estrarre
energia dallo spazio”.
Addirittura il Governo americano ha confiscato le
N-Machine costruite da altri scienziati; se questa macchina venisse accettata
ufficialmente distruggerebbe il monopolio americano sul mercato del petrolio,
del gas, del carbone ed altri fonti energetiche.
In India, l’ingegner Tewari del Dipartimento Indiano di
Energia Atomica, sta sperimentando la sua invenzione, la S.P.G., Generatore di
Energia dallo Spazio, che ricalca la N-Machine; con 5 Kwatt di consumo totale,
l’Spg ne produce 30.
In Giappone, la Kazama Giken Corporation sta producendo piccole N-Machine a scopi educativi e di ricerca.
fonte web
In Giappone, la Kazama Giken Corporation sta producendo piccole N-Machine a scopi educativi e di ricerca.
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