mercoledì 12 febbraio 2014

LUIGI PALMIERI Il “ Vesuviano”


Luigi Palmieri (Faicchio –BN- 1807 – 1896), è stato studioso dell’elettricità atmosferica; sismologo e vulcanologo insigne. 
Divenuto famoso perché dava spiegazioni scientifiche di tutti i movimenti del Vesuvio e perché inventò il “Sismografo Elettromagnetico” che presentò anche in Giappone agli studiosi dei terremoti.

Nel 1825 si laureò a Napoli in Scienze Fisiche e Matematiche e successivamente in Filosofia. Aprì uno studio privato nell’ ex-seminario dei Nobili. Fu professore presso l’Università di Napoli professore presso il Collegio Medico-Cerusico e il Collegio della Reale Marina.

Nel 1847 fu nominato professore di Logica e Metafisica presso l’Università di Napoli, alla cattedra che fu di Pasquale Galluppi.

Nel 1860 gli fu assegnata la cattedra di Fisica Terrestre e Meteorologia.

Dal 1855 al 1896 fu Direttore dell’Osservatorio  Vesuviano.


Elettrometro
Sismografo Elettromagnetico
E’ stato l’inventore di un elettrometro premiato dall’Accademia delle Scienze di Lisbona nel 1855 e presentato alla Fiera Internazionale della Tecnica di Vienna del 1874.
Inventò, inoltre, nel 1856, un famoso e sofisticato sismografo che mise in funzione sul Vesuvio per registrare i terremoti precursori dell’eruzione. 
Tale sismografo fu a quei tempi acquistato dal Governo Giapponese, per l’Agenzia Meteorologica di Tokyo.



E’ stato il primo studioso a dimostrare che il sollevamento del suolo è un fenomeno precursore delle eruzioni e a misurarne l’entità. 
Molto importanti furono i suoi studi sulle eruzioni del 1858, 1861, 1868 e 1872, le cui descrizioni sono riportate negli “Annali dell’Osservatorio Vesuviano” rivista da lui fondata e che pubblicò dal 1859 al 1873.

Dopo la forte eruzione del Vesuvio del 1872 fece installare presso l’Osservatorio una stazione telegrafica per la trasmissione alle autorità di Napoli dei dati relativi all’attività vulcanica.

Fu nominato Senatore del Regno, Grand’Ufficiale dell’Ordine Mauriziano, Cavaliere del merito civile di Savoia e, nel 1876, consigliere comunale di Napoli.

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