Luigi Palmieri (Faicchio –BN- 1807 – 1896),
è stato studioso dell’elettricità atmosferica; sismologo e vulcanologo insigne.
Divenuto famoso perché dava spiegazioni scientifiche di tutti i movimenti del
Vesuvio e perché inventò il “Sismografo Elettromagnetico” che presentò anche in
Giappone agli studiosi dei terremoti.
Nel 1825 si laureò a Napoli in Scienze Fisiche e
Matematiche e successivamente in Filosofia. Aprì uno studio privato nell’
ex-seminario dei Nobili. Fu professore presso l’Università di Napoli professore
presso il Collegio Medico-Cerusico e il Collegio della Reale Marina.
Nel 1847 fu nominato professore di Logica e Metafisica
presso l’Università di Napoli, alla cattedra che fu di Pasquale Galluppi.
Nel 1860 gli fu assegnata la cattedra di Fisica
Terrestre e Meteorologia.
Dal 1855 al 1896 fu Direttore dell’Osservatorio Vesuviano.
Elettrometro |
Sismografo Elettromagnetico |
Inventò, inoltre, nel 1856, un famoso e sofisticato sismografo che mise in funzione sul Vesuvio per registrare i terremoti precursori dell’eruzione.
Tale sismografo fu a quei tempi acquistato dal Governo Giapponese, per l’Agenzia Meteorologica di Tokyo.
E’ stato il primo studioso a dimostrare che il sollevamento del suolo è un fenomeno precursore delle eruzioni e a misurarne l’entità.
Molto importanti furono i suoi studi sulle eruzioni del 1858, 1861, 1868 e 1872, le cui descrizioni sono riportate negli “Annali dell’Osservatorio Vesuviano” rivista da lui fondata e che pubblicò dal 1859 al 1873.
Dopo la forte eruzione del Vesuvio del 1872 fece
installare presso l’Osservatorio una stazione telegrafica per la trasmissione
alle autorità di Napoli dei dati relativi all’attività vulcanica.
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