Eric Clapton
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Eric Patrick Clapton (Ripley, 30 marzo 1945) è un chitarrista, cantante e compositore britannico.
Soprannominato Slowhand (Mano lenta) e God (Dio), da Chuck Berry definito The Man Of The Blues (L'uomo del Blues), Eric Clapton è uno dei più famosi e influenti chitarristi blues. Plurivincitore di Grammy Award, è l'unico musicista che vanta 3 inserimenti nella Rock'n'Roll Hall of Fame (The Yardbirds, Cream, solista). La rivista Rolling Stone lo ha inserito al numero 2 nella lista Rolling Stone's 100 Greatest Guitarists of All Time, che annovera i migliori chitarristi di tutti i tempi.
Biografia
Eric Clapton è nato il 30 marzo 1945 a Ripley (Inghilterra)
Era un bambino calmo, timido, solitario e, per sua stessa definizione, "cattivo", molto determinato nel perseguire i suoi obiettivi nell'apprendimento musicale, ma anche dotato di grande senso dell'umorismo.
Trascorse gli anni della scuola media alla Hollyfield School di Surbiton e per il suo tredicesimo compleanno ricevette in regalo una chitarra spagnola Hoya.
Imparare la chitarra si rivelò per Eric tanto difficile che fu sul punto di abbandonarla. Sin da ragazzino fu influenzato dal blues e si allenava molte ore per imparare gli accordi e riprodurre la musica di artisti blues, che ascoltava con il suo registratore.
Clapton inizia la sua carriera come solista esibendosi nelle strade. Entra giovanissimo negli Yardbirds per poi passare con i Bluesbreakers di John Mayall. Con lui incide il disco Bluesbreakers with Eric Clapton. In questo periodo conosce il batterista Ginger Baker e il pianista, compositore e bassista Jack Bruce. Con loro fonda il gruppo rock-blues dei Cream. Inoltre suona nei primi album di Frank Zappa, incidendo parti vocali e di chitarra.
Gli anni dei supergruppi
L'assetto dei Cream, un supergruppo di virtuosi, consente a ciascuno dei componenti di liberare le proprie capacità senza essere costretto nei limiti delle canzonette pop Sunshine of Your Love, White Room – scritta dal bassista dei Cream Jack Bruce – e Badge (scritta con l'amico George Harrison) sono le gemme più luminose della prima parte della carriera di Clapton. All'apice del successo, alla fine dei Sessanta, i Cream si sciolgono.
Per gli anni immediatamente successivi la carriera di Clapton assume un carattere un po' nomade e irregolare. Insieme a Ginger Baker e all'amico Steve Winwood, Eric fonda i Blind Faith. Presence of the Lord è un classico che ancora oggi Eric suona a volte in concerto. Anche i Blind Faith hanno vita assai breve e, dopo il solo disco d'esordio, la loro esperienza si chiude: del
resto la vita dei cosiddetti "supergruppi", quali erano sia i Cream che i Blind Faith, non è mai stata facile, soprattutto per le pressioni delle majors.
Trova quindi rifugio nella band Delaney & Bonnie, in cui per un periodo brevissimo milita e va in tour. Ne scaturiscono due dischi entrambi assai godibili considerato il clima sereno e creativo che si respira: Delaney & Bonnie & Friends e On Tour with Eric Clapton.
Nel 1970 esce il primo album solista di Clapton ma, scorrendo i credits, si capisce che è sostanzialmente un altro album di Delaney & Bonnie uscito a nome di Eric Clapton. Rarissima la prima versione (CTH in trail-off per i cultori del vinile) uscita per sbaglio con versioni inedite di 'After Midnight e Blues Power. Subito dopo, Eric forma i Derek & The Dominos. Arrivato agli studios appositamente per conoscere Clapton, entra a far parte del gruppo un altro genio della chitarra elettrica, in particolare della slide: si tratta del compianto Duane Allman già noto per le furiose cavalcate lisergiche con gli Allman Brothers.
Esce il disco (considerato da molti come un capolavoro) Layla and Other Assorted Love Songs. Layla, con il micidiale riff di apertura, resta ancor oggi una delle canzoni più celebri di Clapton insieme alla successiva Cocaine (1977) scritta da J.J. Cale. Sebbene il disco contenga anche altre gemme (Bell Bottom Blues, I Am Yours, Key to the Highway), è in generale il lirico e tagliente dialogo tra la chitarra di Clapton e quella di Duane a dominare in lungo e in largo il disco. Clapton soffre molto per la morte improvvisa di Jimi
Hendrix, cui era legato da grande stima ,(reciproca, dato che Hendrix ha avuto man forte da Clapton e Townshend che lo hanno aiutato non poco a diventare quello che era ) ma anche da competizione inevitabile e un po' frustrante. Per un lungo periodo i concerti di Clapton con Derek and the Dominos del 1970 si
aprono con Little Wing di Jimi Hendrix in omaggio al grande amico scomparso. Al successo (solo) americano dell'album segue una tournée, un disco dal vivo e poi più nulla. Un secondo progetto di disco abortisce prima di essere pubblicato, Duane muore in un incidente stradale e per Clapton si aprono definitivamente le porte dell'inferno della droga pesante. Nell'agosto 1971, un Clapton visibilmente provato partecipa al Concert for Bangla Desh del grande amico George Harrison, riprendendo tra l'altro il famoso assolo di While My Guitar Gently Weeps, da lui già eseguito nella versione del White Album dei Beatles.
Gli anni della crisi e l'avvio della carriera solista
Ci vorranno mesi e mesi e l'aiuto di amici come Pete Townshend a risollevarlo dall'abisso, almeno parzialmente. Tanto affetto quasi costringe Clapton a fare una rentrée live al Rainbow da cui viene tratto un live, non del tutto riuscito, a detta di molti critici (anche perché sull'LP non vengono inseriti i brani migliori, poi pubblicati su bootlegs giapponesi di alto livello). Ma è abbastanza perché Clapton si rimetta in pista, e con 461 Ocean Boulevard torna a ruggire nelle radio e sui giradischi di tutti i fans. La canzone pilota è I Shot the Sheriff, già di Bob Marley (all'epoca ancora misconosciuto autore jamaicano). Del resto Clapton è noto per il suo gusto nello scegliere nel repertorio di altri artisti canzoni da lanciare a nuova vita.
Si nota nel disco anche Let It Grow, dall'incedere lento ed ammaliante, ma con una chiusura solenne e bellissima, harrisoniana, precedente al giro di accordi di Stairway to Heaven. Se Eric Clapton come detto attribuibile in larga parte a Delaney & Bonnie, per quanto di ottimo livello, è un po' una falsa partenza, 461 Ocean Boulevard segna l'avvio effettivo della carriera solista di Clapton
divenendo inoltre l'archetipo di quasi tutti i suoi album: tanti altri ne
seguiranno nei trent'anni successivi ma ricalcheranno tutti, con maggiore o minore successo, la formula vincente di questo, blues, ballads e laid-back, con elegantissimi interventi di chitarra.
In ogni caso l'attività di studio è funzionale a quella dal vivo, dove Clapton tira sempre fuori il meglio di sé, a parte quando torna ad essere preda di demoni e dipendenze varie. Tra i dischi dal vivo degli anni settanta si ricorda EC Was Here con grandi assoli blues e Just One Night, in cui Eric riesce a rendere brillanti e fiammeggianti anche composizioni che in studio erano risultate deboli.
Gli anni ottanta e la rinascita del Blues
Gli anni ottanta vedono un Clapton modaiolo e alle prese più con il gossip ed il jet set che non con il blues. Nel 1988 partecipa con i Dire Straits ad un concerto in onore di Nelson Mandela. È una tappa del tour dello stesso anno che coinvolge gli amici Mark Knopfler ed Elton John. La super session di amici avrà il suo culmine nel concerto benefico di Knebworth del 30/06/1990.
Ma la vita chiede a Clapton il più alto prezzo che un padre possa mai pagare: il 20 marzo 1991, a causa di una finestra lasciata aperta da una domestica, il figlioletto Conor, nato il 21 agosto 1986 dalla relazione con l'attrice italiana Lory Del Santo, a soli 4 anni muore cadendo dal 53º piano di un grattacielo a New York, dove si trovava con la madre. Clapton è spezzato dalla tragedia, ma il dolore gli dà una scossa totale. Al di là della canzone dedicata al
figlioletto morto (Tears in Heaven), dal lutto sofferto Clapton riapre le porte della sua musica al blues. La prima pubblicazione di Tears in Heaven avviene in occasione della realizzazione della colonna sonora del film Rush (1992) dove la canzone, a differenza della versione acustica che poi comparirà in "unplugged", è realizzata con la chitarra elettrica. È, infatti, il film Rush che dà ad Eric l'occasione di esprimere, come richiestogli dal regista, una musica
che dia l'emozione a chi ascolta della perdita di una persona amata. Altre canzoni composte sull'onda emotiva della morte di Conor sono: My father's eyes e Circus has left town canzoni dove Clapton esprime il suo dolore sia per la morte del figlio che per non aver mai conosciuto il suo vero padre.
L'occasione per aprire il suo cuore al pubblico e mostrare insieme le sue ferite, la sua forza ed il suo amore per il blues viene nel 1992 in occasione della registrazione del MTV Unplugged. Come richiesto dalla trasmissione televisiva, nessuno strumento elettrico è consentito, solo chitarra acustica. Ne esce un recital maestoso, dove anche numeri a prima vista improponibili in versioni acustiche, escono rivitalizzati e vestiti a nuovo, uno per tutti Layla:
famosissima per molti anni nella sua prima versione, Layla diventa altrettanto famosa nella versione acustica, uno swing dolente e felpato per nulla simile alla frustata rock dal finale struggente e malinconico di trent'anni prima.
Il disco tratto dalla trasmissione diventa un best e un long seller e ristablisce il valore di Clapton. Colpito egli stesso dall'inatteso trionfo mondiale, decide di proseguire nella ricerca del blues ed esce From the Cradle, album rigorosamente elettrico e blues.
Tempi Recenti
Gli ultimi anni di Clapton lo hanno visto altalenare tra produzioni mainstream e dischi dichiaratamente blues (gli ultimi in questa serie sono Me & Mr. Johnson e Session for Robert J., tributi a Robert Johnson).
Nel frattempo, Clapton ha avuto anche modo di creare una fondazione per la cura e la riabilitazione degli alcolisti (Fondazione Crossroads con sede ad Antigua); nel 1999 ha organizzato un concerto al Madison Square Garden di New York di cui è stato pubblicato un DVD dal nome Eric Clapton & Friends
In Concert A Benefit For The Crossroads Centre At Antigua, mentre nel 2004 e nel 2007 ha organizzato un grande festival della chitarra blues, il Crossroads Guitar Festival, di cui sono stati pubblicati due DVD doppi.
Nell'agosto del 2005, l'album Back Home è stato sostanzialmente ed
unanimemente stroncato dalla critica: troppo orientato al mainstream, prevale un tono abbastanza tiepido, privo di sussulti, in cui la mitica Stratocaster non "ruggisce" più. Retrospettivamente, e in modo alquanto malizioso, qualcuno ha fatto trapelare che in realtà le canzoni di Back Home fossero state registrate prima del disco-omaggio a Robert Johnson, ma che la casa discografica,
ritenendole meno interessanti delle cover stesse, ha preferito ritardare l'uscita del materiale originale preferendogli il tributo al vecchio bluesman.
Nel 2006 esce The Road to Escondido, album in cui finalmente realizza la collaborazione tanto desiderata con J. J. Cale, l'autore di Cocaine. Nella band è presente anche Billy Preston nella sua ultima session in studio, pochi mesi prima della sua scomparsa. Dal 2006 si esibisce anche in Italia in una serie divdate che lo vedono protagonista al Lucca Summer Festival il 7 luglio assieme
alla Robert Cray Band, a Umbria Jazz l'8 luglio, e all'Arena di Verona, ancoravuna volta con Robert Cray davanti a un foltissimo pubblico: insieme hanno concluso il concerto duettando in Crossroads. Il tour, che appare essere l'ultimo del grande Eric, ha visto superbi concerti sold out insieme all'amico Steve Winwood e al monumento Jeff Beck.
Nel settembre del 2010 è uscito il suo nuovo disco, intitolato semplicemente Clapton. Un tributo, come detto da lui stesso, alle grandi melodie blues e jazz ascoltate fin da bambino.
Il 24 giugno 2011 si è esibito in un concerto di beneficenza insieme a Pino Daniele nello stadio di Cava de' Tirreni di fronte a circa 17000 spettatori.
Discografia
Album Studio
· 1970 - Eric Clapton
· 1974 - 461 Ocean Boulevard
· 1975 - There's One in Every Crowd
· 1976 - No Reason to Cry
· 1977 - Slowhand
· 1978 - Backless
· 1981 - Another Ticket
· 1983 - Money and Cigarettes
· 1985 - Behind the Sun
· 1986 - August
· 1989 - Journeyman
· 1994 - From the Cradle
· 1998 - Pilgrim US
· 2000 - Riding with the King con B.B. King
· 2001 - Reptile
· 2004 - Me and Mr. Johnson
· 2004 - Sessions for Robert J
· 2005 - Back Home
· 2006 - The Road To Escondido con J.J. Cale
· 2010 - Clapton
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